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LA BIGA DI MONTELEONE DI SPOLETO
di Giuseppe Taliano


La Biga fu trovata nell'inverno tra il 1901 e il 1902 in una località poco distante da Monteleone, denominata Colle del Capitano; la Biga era in una tomba a tumulo con i corpi di un uomo e di una donna, e con vari oggetti di corredo fra cui due kylix (coppe) attiche a figure nere risalenti al 530 a.C. circa, il che permette di datare la Biga intorno al VI secolo a.C. . Il ritrovamento di questi straordinari reperti fu davvero casuale; lo si deve infatti a Isidoro Vannozzi, che in quel punto si accingeva a costruire una casa colonica per sé e la sua famiglia. Durante i lavori di scavo l'eccezionale scoperta, anche se per i Vannozzi l'impatto non dovette essere tale, tant'è che ben presto si liberarono di tutti i reperti rinvenuti nella tomba in cambio di pochi soldi. La Biga iniziò così un percorso accidentato che nel corso degli anni terminerà nella sede attuale, il Metropolitan Museum di New York. Dunque si diceva del Vannozzi che vende tutti i ritrovamenti della tomba ad un negoziante di Norcia, tale Petrangeli, che intuisce rapidamente il valore di questi oggetti; ma la Biga, per le sue dimensioni, non può passare inosservata, e il Petrangeli si affretta a Roma portando con sé una lamina bronzea del rivestimento, probabilmente per farla valutare. In seguito trasferisce la Biga in un posto più sicuro, a Roma, presso una farmacia dell'Esquilino, ed avvia i primi contatti con il Governo italiano per trattare la vendita della Biga. Il Compagni-Natali riporta la notizia, mai smentita allora, della cifra richiesta di 37.000 lire, cifra che il Governo rifiuta di pagare per l'endemica carenza di fondi. Ma la notizia si diffonde: l'On. Felice Bernabei, in visita a Perugia presso il Prefetto Sarmani-Moretti nel luglio del 1902, viene messo al corrente dell'eccezionale ritrovamento, ma non presta particolare attenzione all'evento, anche perché distratto, insieme a tutto l'apparato statale dei Beni Artistici, dal crollo del campanile di Venezia avvenuto a metà luglio dello stesso anno. Il ritrovamento e la valorizzazione della Biga viene così lasciata ai margini, quasi dimenticata, salvo in seguito incolpare di questo atteggiamento l'Ispettore Onorario di Norcia, rimosso dal suo incarico per scarsa vigilanza e negligenza, e trasferito a Caserta. Il 17 luglio 1902 il "Giornale d'Italia" pubblica la notizia del rinvenimento di particolari oggetti artistici presso Monteleone, ma della Biga si perdono le tracce, tracce che ricompaiono agli inizi del 1903 a Parigi, dove la Biga viene custodita in una cassa presso il "Credit Lyonnais". Non si sa con certezza come la Biga sia arrivata a Parigi da Roma, anche se tesi accreditate indicano i mercanti fiorentini Ricciardi come gli autori di questo passaggio. A Parigi, però, nell'ottobre del 1903, per la somma di 150.000 franchi, il generale Palma de Cesnola, direttore del Museum of Arts di New York, acquista la Biga per conto del museo. A trattativa ormai conclusa, con solerte celerità, nel febbraio 1904 il Parlamento italiano si interroga sul destino della Biga, e sul modo di recuperarla; ma qualche mese dopo, quando la Biga appare per la prima volta in mostra al Museo di New York, la parola fine chiude inesorabilmente la sterile querelle parlamentare. La Biga è in legno di noce interamente rivestita di lamine di bronzo dorato lavorato a sbalzo. Il timone, lungo circa 2 metri, ha l'attacco coperto da un protome di cinghiale, dalla cui bocca sembra uscire, e termina con una testa di uccello rapace. Poco prima di questa vi è il giogo per l'attacco dei due cavalli, caratterizzato da due anse a testa di serpente. Il corpo centrale della Biga è chiuso da tre pannelli, che hanno bordi arrotondati e curvilinei: il centrale (di cm. 84,5) è più alto rispetto a quelli laterali, che misurano cm. 47. Le ruote, sempre di legno ricoperto da lamine bronzee, hanno nove raggi ciascuna per un diametro di cm. 67, con il mozzo terminante a testa di leone. I pannelli sono decorati con scene a carattere eroico, i cui personaggi probabilmente derivano dalla mitologia greca.


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