Nel maggio scorso, Sabrina Angelini ci ha lasciati.
Impossibile non averla conosciuta, vietato dimenticare la sua lezione di vita. Quella sua dolce e dirompente richiesta di un bacio ci spiazzava tutti, quel modo genuino e profondo di dare e richiedere amore, quel calore umano che un po’ tutti fingiamo non sia più necessario.
Sabrina è figlia di due triviari di nascita poi emigrati a Roma, Anna Moretti e Mario Angelini; è sorella di Giorgio. Il nonno di Sabrina, Domenico Moretti, era proprietario de “l’osteria là lu portone”, e fu addirittura Sindaco. Parliamo di quasi un secolo fa, eppure la grande famiglia Moretti è cresciuta (molto più del numero degli anni) e fra i tanti discendenti troviamo lo zio Ilario, presidente della Pro Loco di Trivio e fratello di Anna, impegnata da sempre nella Chiesa del paese.
Anna dà alla luce Sabrina nel 1970. Intorno ai primi anni 2000, si rendono conto che tornare da Roma a Trivio è la soluzione migliore per tutti e tre. Il luogo offre meno servizi, forse, però, un potenziale di adattamento maggiore per una figlia speciale. Ma non solo.. questa grande coppia di genitori si rimbocca le maniche e decide proprio di contribuire a costruire i servizi necessari a Sabrina e a tanti altri. Mario collabora per anni attivamente all’interno dell’Associazione L’Oasi, lo ricordiamo alla guida del pulmino, Anna a presenziare laboratori e mercatini.. trascinando con sé l’entusiasmo di tante persone.
Il saluto a Sabrina è stato emozionante. Don Canzio ci ha commossi predicando la beatitudine, mai fatta di bellezza, ricchezza o potere, piuttosto della purezza delle parole, rotte dalle lacrime, pronunciate dagli amici di Sabrina, prima che tanti palloncini bianchi fossero lasciati in aria, a volare insieme a lei.
Sabrina, Anna e Mario sono stati l’esempio tangibile del valore della famiglia, vissuto nella semplicità quotidiana e oltre ogni difficoltà. Li abbiamo visti provati dalla stanchezza, ma mai abbattuti.
Il ricordo di Sabrina e le immagini amorevoli dei suoi genitori sono lumi sociali per le nostre comunità e per le giovani coppie. Proprio come il nome della loro associazione, sono stati una vera e propria oasi di rigoglioso coraggio, forza e fede. Ci hanno fatto conoscere Sabrina con dignità, insegnandoci che diverso non vuol dire vergogna. Diverso equivale alla meraviglia della scoperta, dove la parola disabilità non fa mai paura.
Un insegnamento che assume un valore immenso per piccole comunità come le nostre, dove, per fortuna, i numeri della disabilità sono limitati e siamo poco abituati ad essere circondati da persone in difficoltà. Anna e Mario con discrezione ed educazione non si sono mai chiusi in casa, ci hanno fatti sentire parte della loro famiglia tutte le volte che li abbiamo incontrati, tutte le volte che Sabrina ci salutava, ci guardava sorridendo o ci spronava toccandoci in attesa di un nostro cenno.. all’interno di un esemplare scambio di ruoli, possiamo dire che proprio loro sono stati inclusivi con ognuno di noi!
Sabrina lascia un patrimonio di amicizie e affetti, una rete sociale di mutua solidarietà che da Trivio è arrivata a Cascia e a tutte le persone che per tanti motivi hanno conosciuto lei e l’Oasi.
Giungano le nostre condoglianze ad Anna, Mario e Giorgio, al Presidente della Pro Loco di Trivio Ilario Moretti da parte della nostra Pro Loco e di tutto il paese di Ruscio. Un grande abbraccio all’Associazione L’Oasi.
Ciao Sabrina e grazie ai tuoi genitori per averci insegnato a non avere paura mai!.
F.A