La bravura di chi opera la si percepisce dalla qualità del suo operato
Rivedere i luoghi delle tue radici a volte ti può far riflettere mettendo in gioco i valori che sono stati fondanti della tua vita e ti fa rivivere momenti di un vissuto lontano che avevi quasi dimenticato e nascosto in un angolo della tua memoria.
La nostra vita è indubbiamente caratterizzata ed influenzata dalle radici grazie alle quali abbiamo sviluppato la nostra esistenza; sono quelle origini, quegli insegnamenti di una vita reale, semplice ma piena di stimoli, da parte dei nostri nonni e genitori che ci spingono oggi a ripensare il nostro modo di porci verso gli altri e a realizzare opere per il bene della collettività e a mantenerle per le generazioni future.
L’educazione che ci è stata imposta dai genitori fa di noi ciò che oggi siamo e quindi siamo portati a seguirne l’esempio e non potremmo mai discostarci molto dal loro modo di pensare.
Sono stati questi i pensieri che si sono affollati nella mia mente quando, nel recente mio ritorno a Ruscio, durante la mia solita passeggiata verso il Parco, ho visto come erano state sistemate le strutture del campetto da Alessandro Cavallo e dagli altri componenti del “Comitato Pro Campetto”.
Nel vedere tutto quel terreno ammantato di erba verde, ben rasato e pulito come un gigantesco tappeto, il rosso campo da tennis circondato da un verde smagliante, il verde campo della pallavolo quasi galleggiante su un blu “acqua di mare”, la zona del “barbecue”, all’ombra del gigantesco albero di noce, riportata a verde, (e già si sta pensando di mettere tutto sotto i riflettori per consentire l’uso delle strutture anche di notte), ripenso a quanta strada si è percorsa e a quanti, rusciari del passato, hanno reso possibile l’avventura della Pro Ruscio.
Mi sono tornati alla mente i momenti della mia Presidenza della Pro Ruscio vissuti con Angelo Peroni, nonno di Alessandro, completamente impegnato, con la nascente Pro Ruscio, a realizzare un luogo per consentire un sano e gioioso divertimento ai ragazzi di Ruscio cercando di dare al sassoso terreno dell’orto di Don Sestilio una parvenza di campo di calcio.
“Create, non distruggete” “Prima raccogliete i sassi poi giocate” “Ogni cosa al suo posto”!
Mi sembrava proprio di sentire la sua voce aleggiare nell’aria e lo immaginavo contento e orgoglioso nel vedere l’attività di suo nipote nel portare avanti quello che lui aveva iniziato con tanto sacrificio personale e tanto amore, portatore di un volontariato vero rivolto al bene del prossimo.
Bravo Alessandro, devi essere orgoglioso del tuo lavoro che sta a dimostrare a tutti il tuo impegno e la tua bravura!
Grazie Alessandro perché hai saputo cogliere i veri valori di cui erano portatori i fondatori della Pro Ruscio, riprendendo in mano il testimone che ti viene consegnato da quanti hanno volontariamente e gratuitamente operato per rendere Ruscio più vivibile, realizzando i presupposti per una comunità più solidale e in armonia tra i suoi componenti.
Il cammino purtroppo è ancora lungo, come ci indicano alcuni segnali di insofferenza da parte di alcuni rusciari che, a torto o a ragione, vivono rinchiusi nei loro ristretti ambiti familiari, sentendosi esclusi dalla vita comunitaria senza rapportarsi con amicizie e affetti degli altri paesani.
Ma non scoraggiamoci e cerchiamo anzi di valorizzare quelle iniziative che altri volontari, con il sostegno della Pro Ruscio, portano avanti per rendere più godibile il nostro paese migliorandone le condizioni di vivibilità
Tra i tanti segnali positivi sono da segnalare i seguenti:
Un plauso a Ennio, Marco e Guido, che sotto la regia di Riccardo, si sono dati da fare per la sistemazione del Parco del Fiume Corno.
Un plauso particolare alle signore de “Il filo tra le mani di Ruscio”, che il 7 luglio 2024 hanno voluto riproporre, anche con un piccolo supporto della Pro Ruscio, l’iniziativa del “2° picnic del Parco” con la finalità di “incontrare vecchi e nuovi amici dove chiacchiere, risate e buon cibo si mescoleranno serenamente”.
E che dire dell’iniziativa del nuovo Comitato “Rusciovagando” di Nicoletta, Simona e Francesca?
Si riprende l’idea di una attività iniziata da Guerino Perelli che ha portato i rusciari in “giro” per l’Italia e per l’Europa e da Simona Olivetti che ha illustrato ai rusciari le bellezze di Roma. Brave e auguro un grande successo a partire dalla prima iniziativa: “Il Lavandeto di Assisi” per il 29 Giugno 2024: si ricomincia da dove eravamo rimasti!
Come vedete il seme ha creato alberi che stanno dando buoni frutti!