L’idea di realizzare una installazione artistica permanente esposta per le vie di Ruscio nasce nel 2021 (delibera CD del 10/03/2021).
Il primo passo, senza neanche immaginare che potesse essere l’incipit di un cammino ben piu’ lungo, prende le mosse dall’apposizione della targa con le parole di Pavese tratte da “La luna e i falò” «Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti», sul muro dell’Asilo di Ruscio, quando intitolammo il piazzale antistante alla memoria dei tanti rusciari ormai sparsi nel Mondo.
L’obiettivo è quello di rendere Ruscio un libro di versi a cielo aperto. Frasi riprese da poesie, romanzi o addirittura canzoni, dove, l’attaccamento al proprio paese d’origine rappresenta il comune denominatore e il filo conduttore.
Il successo dell’idea e il raggiungimento dell’obiettivo, ovviamente, dipende dall’adesione dei rusciari e dei muri messi a disposizione perché un soddisfacente numero di targhe ci permetterà poi di creare una mappa/itinerario con gli autori /versi sparsi per Ruscio per una passeggiata e percorso a tema, dove il punto di partenza è proprio la frase di Pavese all’Asilo e poi in giro per il paese con l’arrivo all’Ostello 499.
Ad oggi sono state installate 13 targhe in ceramica, realizzate dall’amico e maestro Francesco Giovannetti, riprendendo versi e frasi da numerosi autori.
ANNO 2021
La locandina dell’inaugurazione
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Il posizionamento delle targhe per le vie di Ruscio
ANNO 2023