
Tanta emozione per Soci della Associazione Pro Ruscio APS, ieri, 11 maggio, durante l’inaugurazione del nuovissimo OSTELLO 499, che rappresenta il fiore all’occhiello del nostro sodalizio!

Il Presidente Ottaviani ha voluto ripercorrere le tappe del lungo progetto, le sue motivazioni e gli uomini e le donne che hanno reso possibile il raggiungimento di uno splendido risultato nel discorso di apertura della manifestazione cui sono seguiti i commenti di alcune delle Associazioni e Istituzioni presenti: il Lions Club Valnerina con il Presidente Agostino Cataldi, Italia Nostra sezione Valnerina con il Presidente Prof. Romano Cordella e la segretaria Anna Rita Ansuini, I Pontieri del Dialogo con il Presidente Andrea Fellegara , l’UNPLI UMBRIA con il Presidente Francesco Fiorelli, e naturalmente il nostro Sindaco Marisa Angelini che poi ha tagliato il nastro tricolore.

Subito dopo il nostro Parroco Don Canzio ha benedetto l’OSTELLO 499.
A seguire, dopo la distribuzione di bellissimi portachiavi con il riccio creati da “il filo tra le mani” di Ruscio, un buon incontro conviviale organizzato da Maddalena Salamandra, Norina Nicoletti, Maria Agabiti, Ida Zagarella, Valentina Cavallo, Emanuele Carmignani, Tiziana Reali e tante altre volontarie.
Una bella, bellissima giornata, come solo Ruscio sa regalare!
Signor Sindaco,
Reverendo Don Canzio,
Carissimi amici,
sono commosso e orgoglioso di poter condividere con Voi tutti questo importante momento della vita del nostro piccolo paese e della nostra Associazione.
Ruscio e’ stato posto di dogana dello Stato Pontificio e pochi chilometri ci dividono da “Lu Regnu” come alcuni chiamano ancora il territorio di Leonessa, fino a poche decine di anni fa, Regno delle Due Sicilie.
Luogo, quindi, di passaggio di gente di ogni tipo: commercianti, pellegrini, gente comune e briganti e contrabbandieri!
Luogo che ha visto passare il futuro Pontefice, il cardinal Mastai, poi salito al soglio di Pietro con il nome di Pio IX, durante la Pasqua del 1831, rientrando a Spoleto dopo il fallimento dei primi moti risorgimentali.
Qui e’ passato il Generale Giuseppe Garibaldi, insieme al suo Stato Maggiore e al Generale Nino Bixio, accompagnato dal fidato Aguyar, nel gennaio del 1849, accorrendo in difesa della Repubblica Romana, rifocillandosi presso la canonica della Chiesa della Madonna dei Sette Dolori di Ruscio. Proprio nel 1848 era stata terminata la messa in opera delle colonnette di confine tra lo Stato Pontificio e il Regno Borbonico, tra le quali anche la nostra colonnetta numero 499, dalla quale abbiamo voluto riprendere il nome per il nostro Ostello.
E venendo a tempi piu’ recenti, appena 80 anni fa, il nostro territorio e’ stata teatro della Prima Repubblica Partigiana d’Italia, grazie alla presenza dei Partigiani Slavi, fuggiti dai Campi di Prigionia Umbri, e tra questi il Campo Per Internati Civili di Ruscio.
Luogo di transito, subito dopo della ritirata delle truppe tedesche.
Insomma, una terra di passaggio, scontri e incontri.
Con la nascita e sviluppo del Cammino di San Benedetto, e di questo crescente desiderio di visitare luoghi e regioni a passo lento, Ruscio e’ stato percorso da tantissimi pellegrini.
Nei tristi lunghi mesi successivi al sisma del 2016, proprio a Ruscio abbiamo accolto tante persone che hanno voluto mostrare la propria solidarietà alla nostra popolazione. Abbiamo iniziato ad accoglierli nei locali dell’Asilo, appena liberati dalle brandine dei Volontari della Protezione Civile, in modo molto spartano, ma con una sempre crescente consapevolezza che cio’ che offrivamo era infinitamente meno di quanto ricevevamo dalla presenza, in paese, di questi viaggiatori lenti.
Abbiamo compreso che il nostro paese si arricchiva con questo passaggio.
E allora, siamo partiti da questo punto fermo e, avvalendoci della esperienza maturata e approfondendo il tema dell’Ospitalità Pellegrina, abbiamo voluto fortemente realizzare questo Ostello 499.
Questa piccola, grande opera e’ stata frutto di una operazione condivisa tra tante Associazioni ed amici, in gran parte oggi qui presenti, prendendo le mosse dall’acquisto di questa antica stalla e, successivamente dall’aiuto del Piano di Sviluppo Rurale dell’Umbria.
La nostra forza e’ stata riuscire a coinvolgere nel progetto tante persone, volontari, professionisti che hanno fornito il loro indispensabile contributo affinche’ oggi potessimo tagliare il nastro dell’Ostello 499, che operativamente ha iniziato gia’ dall’aprile di quest’anno, ad accogliere pellegrini e viandanti. Fino ad oggi sono passati dall’Ostello piu’ di 35 ospiti!
Dobbiamo senza dubbio ringraziare i nostri Soci che hanno dato fiducia al Consiglio direttivo della Associazione Pro Ruscio e ai numerosi donatori e finanziatori.
E poi, oltre ai funzionari della Regione Umbria che ci hanno seguito in questo progetto, desideriamo ringraziare quanti hanno creduto in noi e, pur lontani da Ruscio, hanno contribuito alla realizzazione di questo piccolo grande sogno:
L’Associazione Amici del Cammino di San Benedetto, le amiche de “Il filo tra le mani di Ruscio”, Italia Nostra Sezione Valnerina, La Fondazione Nazionale delle Comunicazioni, Il Lions Club Valnerina, gli amici Pontieri del Dialogo organizzatori del Cammino della Solidarieta’, l’UNPLI Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia dell’Umbria.
Ringraziamo le aziende che hanno lavorato al recupero funzionale dell’immobile e al suo arredamento: COGECO di Guido Compagnucci con la preziosa collaborazione di Marco Cioccolini, che ha coordinato gli interventi di Remo Moretti per l’idraulica, Mario Agabiti per l’impianto elettrico, Tonino e Mirko Laureti per la falegnameria, Vannozzi Mobili per l’arredamento e il fabbro Diego Venanzi.
Desidero porgere un particolare ringraziamento al Consorzio dei Possidenti di Monteleone di Spoleto che ha contribuito con una importante apertura di credito, determinante per la partenza del progetto. Ha creduto anche questa volta nelle idee della nostra Associazione creando i presupposti per diventare quasi una banca finanziatrice in progetti per la crescita del territorio.
Inoltre, una particolare menzione al nostro Parroco Don Canzio che, con i fondi della Cappellania della Madonna Addolorata, ha concesso un prestito in corso di restituzione, credendo immediatamente al nostro progetto.
Tutto cio’ non sarebbe stato possibile senza la pazienza, dedizione e amore che ha dimostrato un team di progettisti, formatosi nel corso del realizzato progetto dell’Asilo di Ruscio. All’Architetto Patrizia Caiazzo che ci ha guidato nei meandri burocratici della Pubblica Amministrazione, per noi ancora in gran parte misteriosi e incomprensibili, all’Ingegner Michele D’Arco, sempre pronto e disponibile a superare difficili situazioni progettuali, al dottor Gianluca Altieri, indispensabile nell’interlocuzione con ufficio del catasto e ufficio tecnico comunale. A quest’ultimo, mi consenta il Sindaco, un particolare ringraziamento per l’attenzione e dedizione con la quale ha seguito la “pratica” Ostello 499.
Da ultimo, consentitemi un particolare ringraziamento, di vero cuore a un amico, prima che a un professionista di grande cultura, raffinato conoscitore delle nostre terre e dell’animo degli uomini che le abitano, a chi, nei momento di scoramento, e vi assicuro che ve ne sono stati, ha avuto parole di incoraggiamento, a chi ha saputo guidarci e illuminarci con le sue scelte.
All’amico Architetto Antonio D’Arco, giunto da lontano, ma che ci e’ rimasto nel cuore, Grazie! A lui dobbiamo la nostra insegna, un bellissimo viandante che guarda con fiducia davanti a se e affronta con coraggio e consapevolezza il suo cammino.
Proprio come i nostri ospiti,
Consentitemi una citazione un po’ strana: Sulla tolda della nave Amerigo Vespucci, campeggia un motto di Leonardo da Vinci: Non quel che comincia, ma quel che persevera”.
Il vero lavoro inizia ora: far funzionare il nostro Ostello 499, farne un punto di accoglienza pellegrina semplice ma accogliente, con l’ambizione di fare ricordare Ruscio come una tappa felice del proprio percorso. Per renderlo cosi’ avevamo bisogno di Hospitalieri, per riprendere il termine dalla tradizione dei piu famosi Cammini del Mondo, di persone che sapessero gestirne l’accoglienza e il mantenimento di alti livelli di fruibilità, pulizia, ordine.
Beh, anche questo punto di criticità lo abbiamo superato brillantemente grazie alla dedizione e gratuita disponibilita’ di Marco e Gloria, gli Hospitalieri di Ruscio e dell’Ostello 499!