Un riccio per Ruscio anche per chi di Ruscio non è
La Barrozza - Estate 2022 - anno XXXI n. 2
Scritto da Valeria Reali   

Il mio legame con questo paese è molto forte e sono sempre stata convinta che custodirlo, questo legame, è una grande ricchezza.

E metto a fuoco ora, scrivendo, che ogni volta che ho sentito il bisogno di sentirmi a casa, il ritorno tra queste montagne era l'unico gesto che ero in grado di compiere. Una riflessione che facilmente mi rimanda alle parole di Cesare Pavese che abbiamo fatte nostre sulla targa del Giardino dei Rusciari «Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti»

Questo rapporto, sicuramente, può essere naturale per me e per quanti come me hanno un legame di origine con queste parti, un legame forse anche scontato, un legame respirato sin da piccoli e alimentato anche dai ricordi d'infanzia che qui ci rimandano. Odori, sapori, sensazioni, così presenti e  vivi.

Ma come si può spiegare un legame a Ruscio solo per averlo 'incontrato’ in età adulta... come si può spiegare Ruscio che si attacca in modo viscerale al proprio essere tanto da tatuarsi il nostro riccio?

Chiara e Luigi sono due giovani amici  ' rusciari ' di Roma (Luigi in verità molisano), che fino a pochi anni fa neanche sospettavano l'esistenza di questa piccola frazione, capitati a Ruscio perché amici di cammino dei due rusciari doc Mario ed Enza. Probabilmente è stato il colpo di fulmine per il paese che li ha portati a decidere di tatuarsi il riccio, quasi a celebrare la connessione che si è instaurata con la nostra realtà montana. 

Chiara, una testa rossa e un sorriso aperto, questo mi viene in mente se penso a lei, mi ha spiegato il motivo del suo tatuaggio abilmente e fedelmente eseguito da Magorium 

Tatoo Studio: «Un riccio per Ruscio....un riccio campagnolo con papavero lavanda e una stella alpina. Un mix di cose che amo.....e al centro il riccio di Ruscio....un posto che ho nel cuore...sia per le belle persone che me l'hanno fatto conoscere (ormai i miei zii acquisiti) sia per le bellezze naturali che ha....un posto x riscoprire la propria anima.

Perché questi fiori? perché sono legata alla Terra...alla Natura....cammino per montagne e adoro farlo...il papavero rappresenta la terra, la lavanda la Natura, e poiché è calmante anche un augurio a me stessa di affrontare la via con calma e la stella alpina ...beh... le montagne»

Grazie Chiara per queste tue parole appassionate! Ma devo avvertirti di una cosa, il nostro bugiardino dice che l'amore per questo posto può creare dipendenza.