Era il nostro Giovanni!
Novita' da Ruscio - News
sabato 29 giugno 2019
Il Commissariato Generale Per Le Onoranze Ai Caduti del Ministero della Difesa concorda con le conclusioni della ricerca della Pro Ruscio: Carrozai e Carrozzai sono in realta' errori di trascrizione del cognome Carassai. Ritrovata la toma del nostro Soldato Carassai Giovanni!


Carissimi Soci e Amici,

Vi relazioniamo circa gli sviluppi della segnalazione effettuata da parte della Associazione Pro Ruscio al MINISTERO DELLA DIFESA - COMMISSARIATO GENERALE PER LE ONORANZE AI CADUTI circa la probabile identificazione della tomba del nostro soldato Giovanni Carassai.

Avevamo, infatti, trovato alcun indizi che collegavano il nostro caduto Carassai, la cui sepoltura era dispersa, deceduto ne marzo 1919, all'Ospedale di Trieste alla tomba intestata a Carrozzai Giovanni nel Sacrario Militare di Redipuglia.

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Con nota del 28/8/2018  il COMMISSARIATO GENERALE PER LE ONORANZE AI CADUTI richiedeva alla Direzione del Sacrario  Militare di Redipuglia di procedere alla correzione nel nome riportato sulla lapide posta sul loculo 7573 4° gradone CARROZZAI in CARASSAI.

 

La lapide della tomba intestata a Giovanni Carrozzai al Sacrario Militare di Redipuglia  

 

Successiva comunicazione del 14/06/2019 lo stesso Commissariato testualmente scriveva:"spiace comunicare che, per vincoli Storico – Architettonici insistenti sul Sacrario Militare in parola, non sarà possibile procedere alla correzione della pietra tombale, ma si modificheranno i dati solo sui registri cimiteriali e nel “Data Base” in uso a questo Commissariato Generale."

Certo, non potremo leggere il nome "Carassai" sulla lapide del nostro concittadino ( a dire la verita' per una motivazione burocratica poco comprensibile) ma siamo lieti e orgogliosi di aver restituito al nostro Giovanni la dignita' di una tomba riconosciuta.

 

ricerca effettuata sul sito  http://cadutigrandeguerra.net con evidenziata la correzione effettuata 

      

Questa e' stata la motivazione profonda che ci ha guidato in una ricerca, talvolta difficile, talvolta, purtroppo vana, dei luoghi di sepoltura dei nostri concittadini, caduti su fronti lontani, lontanissimi dalle loro case di Ruscio.

Abbiamo ritrovato e fotografato le tombe di Attilio Pasquali che oggi riposa a Breslavia (Polonia), Giuseppe Perelli, che riposa nel Tempio Ossario di Udine, del fratello Raffaele Perelli, nel Sacrario del Cimitero di Salo'. Stiamo ancora ricercando la tomba di Cicchetti Francesco.

Di Marco Angelini sappiamo che e' sepolto, indistinto, nel Sacrario Miliatre di Oslavia, mentre Cicchetti Raffaele e Pietro Lotti risultano per sempre dispersi nelle sabbie della Libia.

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Questo l'esito delle ricerche per i Caduti della Grande Guerra.

Per i Caduti della II Guerra Mondiale abbiamo ritrovato e documentato le tombe di Marco Angelini, che riposa ad Amburgo nel Cimitero Militare Italiano d'Onore, Benedetto Marchegiani che insieme a Ernesto Menegon riposano al Sacrario militare di Bari, Adorno Peroni, sepolto nel Cimitero di Latina e Alfredo Vannozzi, nel Cimitero di Monteleone.

Riposano, invece, senza il conforto di una Croce Biagio Bernabei, nelle steppe russe, Primo Vannozzi, seppur ricordato in una struggente lapide nel nostro Cimitero di Monteleone, disperso in Sicilia.

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Perche' il loro sacrificio non sia dimenticato.