Editoriale |
La Barrozza - Estate 2017 - anno XXVI n.2 | |
Scritto da Vittorio Ottaviani | |
Cinquanta anni sono un punto di partenza importante per una pro loco, per la nostra pro loco. Gia’, proprio un inizio e non un traguardo, perche’ abbiamo intenzione di continuare ancora a lungo a cercare di interpretare il nostro territorio, a rappresentarne le esigenze, a preservarne la memoria, a prefigurare un futuro degno di essere vissuto a Ruscio. Perche’ Ruscio e’ il nostro paese e avere un paese vuol dire non essere mai soli!. Con questo spirito affrontiamo, grazie a un affiatatissimo Comitato per le celebrazioni dei 50 anni della nostra associazione, una estate importante per Ruscio e i rusciari. La prima estate dopo il terremoto, la prima estate dopo la grande paura. Ci ritroveremo, tra commozione ed orgoglio di appartenere alla nostra pro loco, per assistere ad una lettura teatrale che ne ripercorra’ vicende, personaggi e realizzazioni, grazie all’impegno dei nostri figli, cui confidiamo di lasciare in eredita’ una Associazione solida economicamente e soprattutto salda nei principi di democrazia, solidarieta’ ed amore per la nostra terra, Solo cosi, nel passare il testimone in mani piu’ giovani e capaci, riusciremo a mantenere quel tacito patto di continuita’ , contratto con i nostri Fondatori. Ora e qui il nostro ringraziamento ai VENTINOVE uomini che, con grande lungimiranza, ci hanno permesso di essere ora e qui a festeggiare questa lunga e grande avventura. |