Nasce l'Archivio della memoria di Ruscio
La Barrozza - Natale 2016 - anno XXV n. 2
Scritto da Stefano Vannozzi   

La nostra Associazione, in questi quasi 50 anni di attivita’, e specialmente a seguito dell’inizio delle pubblicazioni de “La Barrozza” ha raccolto una interessante mole di dati e informazioni legate alla storia, tradizioni e personaggi di Ruscio e dintorni.

Tale materiale necessitava di essere collocato all’interno di un archivio organizzato e liberamente fruibile.

Con la delibera dello scorso 2 luglio 2016, il Consiglio Direttivo decideva di istituire l’Archivio della Memoria di Ruscio, con la finalita’ di “preservare e tramandare alle future generazioni documenti, immagini, filmati e quant'altro necessario per la conservazione della memoria della storia, del costume e delle tradizioni di Ruscio. “

Il neonato Archivio, sotto la direzione dell’amico ricercatore Stefano Vannozzi, che con entusiasmo ha messo a disposizione la propria professionalita’ ed esperienza di storico, si trovera’, quindi, non solo a gestire i “fondi” gia’ in possesso della nostra Associazione, ma anche a cercare di incrementare il patrimonio informativo mediante acquisizione di altra documentazione certamente presente nei nostri archivi familiari.

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Chiunque di noi ritenga di possedere un documento (in qualsiasi forma: lettera, immagine, filmato, reperto storico) che sia di interesse per la comunita’ di Ruscio potra’, nella forma che riterra’ piu’ opportuna (prestito o donazione), in originale o anche in fotocopia o copia informatica, conferirlo all’Archivio della Memoria di Ruscio.

Chissa’ quante lettere o semplici cartoline, testimoni di un tempo passato sono conservate nei nostri cassetti e che potrebbero essere utili a ricostruire un particolare della nostra storia o dei personaggi di Ruscio!

Fotografie presenti nei nostri album che, oltre ad avere un particolare valore familiare, possono riportare scorci, viste, situazioni familiari o lavorative che oggi non esistono piu’.
Oppure, vecchi arnesi da lavoro, strumenti dei campi o casalinghi, oggi desueti e spesso d’impiccio nelle nostre cantine!
Tutto cio’ rappresenta la memoria di Ruscio, di quanti hanno avuto la fortuna di viverci prima di noi, che l’Archivio vuole preservare e far conoscere.

Come tutte le biblioteche ed archivi che si rispettino, anche la nostra avra’ il suo exlibris: Si tratta della riproduzione grafica realizzata da Stefano Vannozzi, e qui a fianco riprodotta, di una statuetta in osso che indossa come copricapo il “pileus”, ritrovata durante la campagna di scavo del 2009, presso Ruscio in localita’ Pie’ d’Immagine con sottostante il motto latino “meminisse iuvabit” («farà piacere ricordare»).

Cosa significa il motto? Enea, battuto da una tempesta, vede la propria flotta affondata, tanti valorosi compagni d’arme dispersi. Parlando ai superstiti in quella remota spiaggia africana, diceva “Forsan et haec olim meminisse iuvabit!”. Che, nella la famosa edizione di Annibal Caro viene tradotto:

… e verra’ un tempo
Un dì che tante e così rie venture
Non ch’altro, vi saran dolce ricordo

L’invito e’ chiaro: guardare al passato, bello o sventurato che sia, e trarne le energie necessarie a costruire un futuro degno di essere vissuto. Sara’, quindi, per noi, cosa utile e necessaria, ricordare.

Vi invitiamo a collaborare a questa nuova iniziativa della Pro Ruscio, a verificare i vostri archivi e eventualmente a contattarci, scrivendo a info @proruscio.it, per ulteriori informazioni.