Feedback
La Barrozza - Natale 2015 - anno XXIV n. 3
Scritto da Felicita Pessolano   

Il teatro è un emozione irripetibile, ogni rappresentazione è a sè, alchimie uniche, un flusso che coinvolge artisti e pubblico non facile da raccontare. Coloro che erano presenti sanno quanto è stato bello, ed è a loro che sono dedicate queste poche righe, un feedback necessario per chiudere quell’esperienza teatrale che è stata “Cara consorte state tranquilla...” .

 

 

Da sinistra, in piedi, Andrea Colapicchioni, Edoardo Peroni, Lara Moretti, Davide Vannozzi, Leonardo Di Domenico, Salvatore Paolini, seduti: Valeria Reali, Felicita Pessolano, Antonio Chialastri, Andrea Antonelli, Francesco Peroni 

  

Mi tornano in mente i minuti immediatamente precedenti l’inizio della performance, quando ci  si concentra - come chiusi in una bolla - e si aspetta che dallo staff arrivino il “si fa sala” e “pronti chi è di scena”.

E da questo prendo spunto.

Si fa sala.

Il luogo: ecco la prima cosa che ci ha permesso di pensare ad una lettura teatrale, quest’asilo recuperato che è stato pensato anche come sala polifunzionale. Era marzo quando in uno scambio di pensieri è nata l’idea di estendere ad una platea amica osservazioni, studi e punti diversi di vista sulla Grande Guerra in Valnerina. Avere avuto la certezza di un luogo e di una data, che diventano meta, ha permesso di strutturare concretamente un testo interessante e originale anche su un tema difficile, inflazionato e vastissimo come la Prima Guerra Mondiale.

Credo di poter dire che l’operazione di legare un lavoro di ricerca storica ad aspetti psicologici, sulla necessita di scrivere, di inframezzarlo con letture tratte da epistolari dal fronte di nostri cari e di raccordarlo e sostenerlo con un sottofondo musicale sia riuscita con successo anche perché c’era un luogo.


Pronti chi è di scena

Lara, Andrea, Edoardo, Leonardo, Davide, Andrea (Spillo), Valeria, Salvatore, Antonio e Francesco: loro sono di scena. Questi i nomi del gruppo di non attori che si è fidato ed affidato ad un’idea mettendo a disposizione le singole capacità per migliorarla. Il merito va principalmente ai ragazzi, che pur essendo stati catapultati in una lettura teatrale che ha utilizzato musica, parole, immagini, documenti e testi storici su tematiche di difficile fruizione, hanno risposto con la giusta serietà, partecipazione, adeguatezza, comprensione e si sono lasciarti dirigere donando allo spettacolo momenti di pura commozione.

Da questi ragazzi e dai loro amici che li hanno sostenuti ed applauditi abbiamo avuto la prova -se mai la dovessimo cercare- che i giovani vanno coinvolti sempre perché sempre risponderanno adeguatamente e che tutto il tempo che dedichiamo loro è tempo speso bene. A questi ragazzi che portano dentro la bellezza di un ottimo risultato il resto del gruppo ha donato momenti di grande ironia, di risate, di serietà, di profondità, d’improvvisazione e di umiltà.

I ringraziamenti al gruppo sono stati dati in forma privata, mentre sono necessari per me in forma pubblica quelli a Gabriella, Betta, Simona e Vittorio che mi hanno insegnato l’amore per questo luogo di nome Ruscio e per i suoi abitanti.

Grazie
Felicita nipote del Presidente della Pro Loco Vittorio Ottaviani

 

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