Gli studenti di Monteleone riscoprono la miniera di lignite |
Novita' da Ruscio - News | |
marted́ 11 giugno 2013 | |
Il progetto è nato da un’idea del Comune di Monteleone e della Pro Loco di Ruscio
L'anno scolastico si è appena concluso ed i ragazzi della Scuola Secondaria De Amicis di Monteleone hanno avuto modo di aggiungere un altro tassello per la valorizzazione del proprio territorio. I ragazzi infatti sono stati i protagonisti attivi di un progetto di valorizzazione delle Miniere di Lignite di Ruscio.
Il progetto si è dato l'obiettivo di integrare l’offerta didattica con lo studio dell’archeologia industriale di Monteleone di Spoleto, attraverso un percorso di ricerca-azione, invitando i ragazzi a non dare per scontati i propri luoghi andando alla scoperta del territorio e ripercorrerli con gli occhi meravigliati del viaggiatore. Il progetto offre occasioni di riflessione profonda agli studenti per accrescere il loro senso critico e motivarli alla cura del patrimonio culturale. L' articolazione del progetto ha previsto percorsi didattico-formativi a scuola, incontri per gli insegnanti e per la popolazione.
Finalità del progetto è stata la realizzazione di un percorso didattico sulle Miniere di lignite di Ruscio: che renderà reali protagonisti i ragazzi affidandogli la regia di una campagna di valorizzazione del territorio. Il progetto è nato da un’idea del Comune di Monteleone e della Pro Loco di Ruscio, da sempre molto attiva ed attenta alle tematiche storico-ambientali del territorio. Il percorso realizzato dai ragazzi è presentato con un pannello illustrativo posizionato a Ruscio dove ci sono informazioni redatte dai ragazzi sulla lignite e sulla storia del territorio. Il percorso completa l'esperienza del precedente anno scolastico in cui si è valorizzato il percorso delle miniere di Ferro di Monte Birbone. Il progetto, fortemente voluto dal sindaco Marisa Angelini, è strettamente legato all 'ATS realizzata fra Comune di Monteleone di Spoleto, Associazione ArcheoAmbiente e Associazione PRO Ruscio. Phd Federico Famiani (testo: Phd Federico Famiani , fotografie Giuseppina Ceccarelli) |