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In ricordo di zio Sandro E-mail
La Barrozza - Pasqua 2007 - anno XVI n.1
Scritto da Gianni Marchegiani   

Zio Sandro..., ancora oggi non riesco a rendermi conto di quanto il male sia stato particolarmente accanito nei tuoi confronti, in pochi giorni te nei andato lasciandoci ancora tutti increduli.

Ti ricordo fino a pochi giorni fà, ancora attivo, alle prese con i tuoi lavoretti quotidiani, accudire i tuoi muli, i cavalli,  le tue caprette, le galline e poi improvvisamente il ricovero in ospedale, la sofferenza... e sei andato via!
Ci piace ricordarti come sei sempre stato: semplice, riservato, sempre dedito alla natura e ad accudire  i tuoi animali.

sandro_eleuteri

Alessandro Eleuteri

Concreto, vero, sincero e pratico senza fronzoli e presunzioni.
La tua ricchezza era racchiusa dentro di te, nelle tue immense conoscenze frutto di una vita sempre costantemente a contatto con la natura.

Non avevi bisogno di metterti in mostra e vantarti, tutti ti conoscevano, (il giorno del tuo funerale c'erano tutti, veramente tutti) tutti sapevano delle tue capacità e della tua saggezza.

Ricorderò sempre i tuoi insegnamenti e li custodirò dentro di me come cassaforte di un immenso tesoro, sei stato tu ad insegnarmi ad andare a cavallo, a mettere,  come dicevi tu,: le "capezze", " lu mmastu", ad " impastorare" i cavalli e tante, tante, veramente tante cose che è impossibile elencare.

Come te, io non esco mai di casa senza il coltellino in tasca. Bastava un pò di filo e un pò di saper fare per realizzare una corda di grandissima resistenza.
Come non dire dei tuoi bastoni ed oggetti in legno così sapientemente forgiati e  plasmati da te, ne conservo alcuni.
Appena nevicava, uscivi con la pala per il vicolo e creavi uno stradella di prima mattina che permetteva il transito sicuro a chiunque percorreva il Vicoletto.
Ancora ricordo quel giorno di fine ottobre dell'anno appena finito quando stavo con Battista, tuo figlio, a fare la recinzione del mio terreno "La Piana a Ruscio di Sotto" e tu sei venuto giù con la tua bicicletta a darci ancora una volta dei preziosi insegnamenti su come realizzare una recinzione con pali e filo spinato.

Quanto tempo passato: mi viene in mente quando ero bambino con mio nonno Peppe (Giuseppe Marchegiani) sul  nostro terreno sulla Fonte dell'Asola a trascorre interi pomeriggi d'estate a sistemare il muro, il cancello, il "frattone" e tu che passavi, stavi insieme a noi a scambiare opinioni ed idee.

Purtroppo tante persone a me care ora non ci sono più, (Nonno Peppe, Nonna Gina, Zia Giuseppina)  ma ci sono i loro insegnamenti, le loro raccomandazioni, le loro lezioni di vita, i loro ricordi e questi valori non scompariranno mai e saranno presenti dentro di me perchè parte integrante della mia personalità.
Spero che anche Battista sia la cassaforte degli insegnamenti di suo padre che da lassù possa ora indicare al suo caro figlio, il cammino di una retta vita.
Ciao Zio Sandro e grazie di tutto!

 
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