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Il farro D.O.P. di Monteleone di Spoleto sta per tagliare il traguardo |
La Barrozza - Pasqua 2007 - anno XVI n.1 | |
Scritto da Isidoro Peroni | |
Il 9 marzo scorso, nel delizioso teatro civico di Monteleone, si è svolta la riunione di pubblico accertamento sul disciplinare di produzione del farro di Monteleone D.O.P. Vi mostriamo il bel logo, disegnato da Ludmilla Peroni, raffigurante il leone rampante con delle spighe di farro nella zampa anteriore, ispirato dall’antico stemma ricamato su una pianeta conservata nella chiesa di san Francesco. Alla riunione, indetta secondo le procedure di legge e presieduta dalla dott.ssa Laura La Torre, della Direzione Generale per la qualità dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, hanno partecipato le principali aziende produttrici di farro del comprensorio formato dall’intero territorio dei comuni di Monteleone e Poggiodomo e da porzioni dei comuni di Cascia, Sant’Anatolia di Narco, Vallo di Nera e Scheggino. Alla riunione, tra gli altri, erano presenti i rappresentanti delle confederazioni agricole Samuele Arcangeli per la Coldiretti, Marco Alessandri e Stefano Mosconi per la Confagricoltura , Antonio Sposicchi e Agostino Pensa per la CIA, il Sindaco di Monteleone Nando Durastanti, Agnese Benedetti per la Comunità Montana della Valnerina, Giampietro Primier per la Regione Umbria, Agostino Lucidi per il CEDRAV, Lino Carbonetti per la Pro-loco di Monteleone, Giuseppina Ceccarelli per l’Archeoambiente, Mario Falcinelli e Renzo Torricelli per l’Università di Perugia. Molti di questi, senza dimenticare Luciano Giacchè e Cristina Papa e la Pro-Ruscio hanno contribuito notevolmente alla preparazione e nel seguire l’iter burocratico della richiesta del D.O.P., giunta ormai vicina al traguardo. Infatti, successivamente alla riunione, in cui si è esaminato dettagliatamente il disciplinare di produzione nel testo definitivo, il Ministero ha espresso parere favorevole sulla domanda intesa ad ottenere la protezione della denominazione “Farro di Monteleone di Spoleto” come denominazione d’origine protetta , domanda presentata a suo tempo dall’associazione Farro di Monteleone e sulla quale si era già espressa favorevolmente la Regione Umbria. La proposta di disciplinare è stata già inviata al Ministero di Giustizia per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Decorsi trenta giorni dalla pubblicazione, tempo utile per la presentazione di eventuali osservazioni motivate, la proposta sarà notificata agli organi comunitari per la registrazione europea. Comunque dopo 30 gg. dalla pubblicazione sulla G.U. si ottiene la protezione transitoria: il che significa poter indicare già da allora il nostro farro colla dicitura D.O.P. |
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