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La Barrozza - Pasqua 2001 - anno X n. 1
Scritto da Osvaldo Perelli   

Un tifoso interista di Foligno aveva deciso di andare a Milano ad assistere al derby.
Cappello e sciarpa nero-azzurra era giunto allo stadio Meazza, dove aveva preso posto nella tribuna dei VIP meneghini.

Ad un certo punto della partita il tifoso interista di Foligno si alza ed inveendo verso l’arbitro comincia a gridare: “ Arbitru, lu fallu!!”.

Immediatamente un VIP milanese lo riprende: “Ehi, terrun, non si dice lu fallu ma il fallo!!”.

Prosegue la partita e di nuovo il tifoso interista di Foligno s’alza gridando: “Arbitru, lu rigore, lu rigore!!”. All’istante viene ripreso di nuovo dal VIP milanese che con accento più marcato lo rimprovera: “Testun, non si dice lu rigore, ma il rigore!!”.
Va bene, bofonchia il tifoso interista fulignate. Ad un momento del secondo tempo lo stadio esplode; il tifoso interista di Foligno, bandiera in mano, corre impazzito di gioia, per tutta la tribuna gridando “Lu gol, lu gol!!”, ma passando davanti al VIP milanese viene da questi fermato ed apostrofato: “Ve testun, non si dice lu gol ma il gol, capitolo!!”.

“E va be, sai l’emozione!”, risponde il tifoso con voce sommessa.

Finita la partita il VIP milanese scorge il tifoso interista di Foligno intento a ripiegare la bandiera e andandogli incontro gli dice “Ehi, testun, qua la mano, in fondo sei un simpaticone”. Come ti chiami??”.
“Il Ciano”, risponde secco il tifoso interista di Foligno.
“Il Ciano? E che cavolo di nome è il Ciano!!”.
“Eh se ti dicevo Luciano, tu te incazzavi!!”.

Osvaldo PERELLI

 
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