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Una giornata particolare |
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La Barrozza - Pasqua 2001 - anno X n. 1 | |
Scritto da Reds | |
Pomeriggio del 9 dicembre: lungo il fossato di Ruscio numerose persone sono all’opera per innalzare una bella pira, si nota un passarsi di mano di fascine e bicchieri di vino, c’è molta allegria, i curiosi commentano, qualcuno tenta di impartire direttive tecniche, le prime ombre della sera incalzano questo lavoro diffuso, finché l’opera non viene portata a termine. Fa un bell’effetto vedere questa piramide lignea che ben presto arderà, inondando il paese di chiarore e calore. Nei volti e nelle parole dei residenti, che questo spettacolo ogni anno preparano, si coglie l’orgoglio e il piacere di una serata che è comunque diversa, la soddisfazione di offrire uno spaccato di quotidianità d’altri tempi, un porgere prodotti tipici della terra rusciara sapientemente preparati e dosati, in un crescendo gastronomico che alla lunga mette a dura prova la resistenza anche delle migliori forchette presenti all’evento. I sapori dei cibi confluiscono con il gusto della battuta, dello scherzo, spunta un organetto che contrappunta musicalmente la serata, prima solitario, poi via via sempre più in rilievo, con il coinvolgersi in canti e ricordi. Last, but not least, il nostro caro amico Settimio, splendido .....enne, per dirla alla Moretti, incorniciato inconsapevolmente dal dipanarsi del suo genetliaco. La mattina dopo qualche rametto ancora arde sotto la spessa coltre di cenere, e l’immagine evoca una certa sazietà, come di chi ripiegato su se stesso ancora gode di attimi e sensazioni appena trascorsi, ma già penetrati nel fluire della nostra esistenza. |
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