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I dodici mesi E-mail
La Barrozza - Pasqua 2000 - anno IX n. 1
Scritto da la Redazione   

Dal libro pubblicato dagli alunni della scuola di Monteleone di Spoleto sui modi di dire popolari in uso nella comunità monteleonese, di cui, nei numeri passati abbiamo pubblicato la recensione, estrapoliamo questi detti legati ai dodici mesi dell’anno.

GENNAIO
S’Antonio barba bianca fa la neve fanne tanta
Fanne ‘n bellu cappillittu Sant’Antonio binidittu

FEBBRAIO
Carnevale juttu juttu se magnò ‘na fila de struttu
E la moje pe’ dispetto lu scaldaletto

MARZO
Marzo marzittu a l’agnillittu mia mitti ‘u curnittu

APRILE
Quanno l’aprile mette ‘u musu focu accesu e usciu chiusu

MAGGIO
Acqua de maggio ‘nganna’u villanu
Par che non piove e se bagna ‘u gabbanu

GIUGNO
Quanno piove pe’ l’Ascensione ogni spiga perde ‘n cantone

LUGLIO
Quanno canta lu cuccu la sera piove e la matina è sciuttu

AGOSTO
Agosto leva il grano e prepara il mosto

SETTEMBRE
Se de settembre canta ‘a cicala
Non comprar merci che la robba cala

OTTOBRE
Vento d’ottobre grida como l’orco
e fa cascar la janne che fa ingrassare il porco

NOVEMBRE
Quanno Vettore mette le brache
Fatte ‘u  mantello e vinni le crape

DICEMBRE
La neve prima de Natale mettel’ungicu come lu cane
Doppo Natale fa freddo e la fame

 
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