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Novita' da Ruscio - News | |
sabato 19 agosto 2023 | |
...il nostro Francesco Cicchetti, Soldato nel 17° Reggimento Bersaglieri, caduto per ferite sul Carso.
Soldato Cicchetti Francesco
Francesco, fratello minore di Raffaele, di Costantino e Annunziata, nato il 19 febbraio 1896, statura 1,69, torace 90 cm, capelli lisci castani, colorito bruno, dentatura sana, sapeva leggere e scrivere, di professione, come probabilmente suo padre e, certamente, suo fratello maggiore, era contadino. Soldato Francesco Cicchetti Soldato di leva di 1° categoria, classe 1896, in forza al Distretto militare di Spoleto venne chiamato alle armi il 24 novembre 1915 e destinato al 14° Reggimento Bersaglieri e “tale giunto” il 3 dicembre 1915. “Giunto in territorio dichiarato in stato di guerra e tale nel 17° reggimento Bersaglieri” il 6 febbraio 1917, reparto che in provincia di Padova, nei comuni di Teolo, Bastia e Cervarese Santacroce, si stava costituendo in forze. Asiago: feriti a Campo Mezzavia (foto Ten. Gianni Peri) Fino ai primi di luglio non ha luogo alcun avvenimento importante se si eccettuano scontri di pattuglie, bombardamenti pressoché quotidiani ed un inizio d’azione, subito sospesa, del 17° bersaglieri contro il M. Civaron. Nella notte sul 18 agosto le truppe serrano sotto, completando lo schieramento ed il mattino seguente le prime ondate si allontanano veloci dalle nostre trincee puntando sulla posizione intermedia di q. 315, che viene in breve raggiunta.
[aggiornamento del 9/6/2018]
L’Ufficiale del Genio Paolo Caccia Dominioni, noto soprattutto per la sua successiva partecipazione alla battaglia di El Alamein, fu testimone del valore dei Bersaglieri non solo in quella triste e nota circostanza, ma già sin dai primi mesi del conflitto, durante il quale accadde spesso che … la fortuna non potè essere pari al valore di quel Corpo speciale che, creato per una guerra di movimento, si ritrovò a dover agire nella nota guerra di posizione, fatta di attese interminabili fra i bombardamenti sulle linee e di assalti mal organizzati, affidati quasi sempre davvero solo alla fortuna e al valore delle truppe.
Paolo Caccia Dominioni, Castagnevizza del Carso, Valletta Forlì, 24 settembre 1917
Nell’agosto del 1917 anche l’allora Tenente Dominioni si trovò, con la 2^ Compagnia Lanciafiamme, in quel settore che fu forse il luogo più terribile e temibile di tutto il fronte italiano; ecco come lo descrive Dominioni nel suo diario: “Castagnevizza è nome che farebbe vacillare i più tremendi e pettoruti e celebrati guerrieri dell’antichità. Nome di leggenda. Decine e decine di assalti, in nove mesi, sono state lanciate su per il pendio mortale. Qualche ondata è arrivata, decimatissima, alla cima, sorpassando trincee e difese: ed è scomparsa sul rovescio senza restituire nessuno e le ondate successive si sono trovate davanti le trincee, che credevano conquistate, già guarnite di nuovi austriaci, sorti come fantasmi da invisibili ripari.”
Paolo Caccia Dominioni, Notturno in trincea a Castagnevizza, 8 settembre 1917
E piu' oltre: “I Bersaglieri si sono buttati fuori con molto slancio […] Nella dolina Lecce Bassa si è formato un pandemonio terribile: torme di feriti cenciosi affluiscono da tutte le parti: il posto di medicazione rigurgita di barelle e gente insanguinata. Lo sbarramento picchia sodo sulla prima linea e la dolina è già piena di morti […] . Trovo un Capitano dei bersaglieri … urla ordini a destra e a sinistra… “Cerchi la 5^ compagnia, che è già in paese” grida, e mi stringe la mano, ritto fra due cadaveri […] Continua la confusione e lo sbarramento a base di 305 e 420. Chi ha mai visto roba simile? Uomini che ti muoiono attorno come formiche calpestate”. Davanti al paese di Castagnevizza, sul Carso, vennero decimate le migliori brigate dell’esercito italiano nel tentativo di espugnare quella roccaforte austriaca. http://www.0766news.it/il-battaglione-del-capitano-piroli/ Tra questi il nostro soldato Francesco Cicchetti, morto in combattimento a Castagnavizza (Atto di morte inscritto al n. 53 del registro degli atti di morte del 17° reggimento Bersaglieri) il 19 Agosto 1917. Decorazione del Soldato Francesco Cicchetti Di tale atto di morte si trova una trascrizione sul medesimo registro tenuto presso il Municipio di Monteleone (anno 1918 sez. C.): “L’anno 1917 alli 19 del mese di agosto a Castagnevizza, mancava ai vivi alle ore [non specificato] in eta’ di anni 21 il soldato Cicchetti Francesco del 17° rgt. Bersaglieri, 11° compagnia n° 2419 di matricola […] celibe, morto in seguito a combattimento, sepolto a [non specificato] come consta al verbale di morte mod. 147 compilato e firmato dal C.te interinale dell’11° compagnia Aspirante [Ufficiale] Turchiaruto Giovanni […]” Nella notte sulla 20, rilevati dalla “Barletta”, i resti dei due reggimenti, si trasferiscono sulla cosiddetta linea delle quote, per una prima riorganizzazione resasi necessaria per le gravi perdite subite. Successivamente, in conseguenza dell’offensiva austriaca che ha provocato la rotta di Caporetto, il 27 ottobre la brigata ripiega su Perteole, poi, con marcia ordinata raggiunge il 29 la sponda sinistra del Tagliamento, ove si dispone a difesa del ponte di Madrizio ed a protezione delle truppe della 3° armata che defluiscono oltre il fiume. Il III Reggimento Bersaglieri verra’ valorosamente impiegato, l’anno successivo, anche nei momenti antecedenti la Vittoria (4 novembre 1918), sempre lungo il fronte del Piave. -------------------------------------------------------
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PER SAPERNE DI PIU' CLICCA SU "I Caduti di Ruscio nelle Guerre Coloniali e nella Grande Guerra", I Quaderni di Ruscio, anno 2003, n.3 e successivi aggiornamenti
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