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Novita' da Ruscio - News
martedì 18 luglio 2023
... il nostro Giuseppe Perelli, Sergente nel 85° Reggimento Fanteria, deceduto per malattia in San Giorgio di Nogaro, il 18 luglio 1917

 

Sergente Giuseppe Perelli

Durante il nostro viaggio nella memoria, incontriamo un’altra triste storia dei due fratelli Perelli: Giuseppe e Raffaele entrambi pianti dai genitori Giovanni e Anna Angelini.

 

 

 Albo d'Oro dei Caduti nella Grande Guerra (Volume Umbria (Vol XXV), Province: PG, Pagina: 260, Sub in Pagina: 25 e 26)

 

Dal foglio matricolare di Giuseppe, nato a Monteleone il 28 febbraio 1894, apprendiamo che era alto 1,62, torace 87 cm, di professione contadino. Lasciato in congedo illimitato il 6 aprile 1914, fu richiamato alle armi nel settembre dello stesso anno e inquadrato nell’85° reggimento fanteria, facente parte nella brigata di fanteria Verona.

Sempre dal foglio matricolare apprendiamo un particolare interessante circa la chiamata alle armi contemporanea di più fratelli, che mette in risalto la evidente necessità di non privare la famiglia di origine di troppe braccia contemporaneamente in un territorio come il nostro fortemente legato al lavoro dei campi. Giuseppe, infatti, in virtù dell’articolo 6 della legge 15 dicembre 1907 procura il ritardo della chiamata alle armi al fratello Raffaele che si sarebbe dovuto presentare otto giorni dopo il congedo del fratello.
Negli anni in cui si trova sotto le armi Giuseppe guadagna i gradi di caporale fino a diventare sergente di squadra il 5 novembre 1916.                           

Giuseppe giunse in territorio dichiarato in stato di guerra il 17 gennaio 1917, raggiungendo il fronte Carsico.

 

camminamento sul Carso (foto Ten. Gianni Peri)

Camminamento sul Carso (foto Ten. Gianni Peri)

 

Fino a quell’anno, la Brigata Verona si era distinta sul fronte del Carso soprattutto nella battaglia di San Michele nel 1915 e nell’anno successivo sul Monte Pasubio. Per le azioni sul S. Michele e sul Monte Pasubio, alle bandiere di entrambi i reggimenti della brigata venne concessa la medaglia d’argento al valore militare.

 

Scoglio Rosso del Pasubio (foto Ten. Gianni Peri)

Scoglio Rosso del Pasubio (foto Ten. Gianni Peri)

 

All’inizio del 1917, dunque, Giuseppe giunge in territorio di guerra. Da marzo a giugno i reggimenti sono impegnati in operazioni di presidio e di rafforzamento delle linee difensive prima nel sottosettore di Vallarsa poi nel settore di Ala. Il 4 giugno lungo il tratto S. Giovanni di Duino, il nemico sferra un poderoso attacco; i reparti della brigata dopo epica resistenza ed ingenti perdite, sono costretti a cedere e a ripiegare su di una linea arretrata.

Probabilmente proprio in questi difficili giorni, caratterizzati da violenti scontri con il nemico, Giuseppe giunge ammalato all’ospedale da campo installato presso San Giorgio in Nogaro (ospedale da 200 letti, numero 204), dove muore il 18 luglio 1917.

Nel Registro degli atti di morte (fascicolo III, pag. 32 n° d’ordine 128) il Capitano Amministrazione Foscale Umberto dichiara che:
“L’anno 1917 alli 18 del mese di luglio a San Giorgio di Nogaro, frazione di Torri di Duino, mancava ai vivi alle ore 23 in eta’ di 23 anni il Giuseppe Perelli, sergente della 16° Compagnia 85° rgt. ftr., figlio di Giovanni e Angelini Anna, sepolto a San Giorgio di Nogaro […]”

Di tale atto di morte si trova trascrizione nel Registro degli atti di morte tenuto presso il Municipio di Monteleone (anno 1918 sez. C).

Prima della fine dell’anno 1917, dopo il ripiegamento causato dallo sfondamento delle linee italiane a Caporetto, la brigata conosce altri giorni di lotta violenta fino al suo scioglimento a causa delle ingentissime perdite subite. Solo a giugno del 1918 la brigata Verona verrà ricostituita in Albania dove sarà impegnata in diverse azioni belliche fino alla proclamazione dell’armistizio.

 

 


 

 [aggiornamento del 15/02/2018]

 

Il Sergente Giuseppe Perelli fu probabilmente sepolto  in un cimitero di guerra nei pressi dell'Ospedale, e successivamente trasferito nel Cimitero del Tempio Ossario di Udine, la cui costruzione inizio nel 1920.

 

 

Udine - Tempio Ossario 

 

 

Lapide della tomba del Sergente Giuseppe Perelli 

 

(fotografie gentilmente realizzate a concesse dalla Sig.ta Federica Faìa in data 15/02/2018)  

 

 

  


[aggiornamento del 17/02/2018]

L'ospedale di guerra N. 204, presso il quale fu ricoverato il nostro Giuseppe, faceva parte del Secondo gruppo ospedaliero della III Armata e dipendeva dal Direttore Generale, nonché Preside dell'Università Castrense di San Giorgio di Nogaro,  Giuseppe Tusini. L'edificio, ora condominio a tre piani, è tutt'ora visibile e si trova nel comune di Torviscosa, una frazione che si è staccata da San Giorgio nel 1938 con la costruzione della fabbrica SNIA VISCOSA. 

L'Universita' Castrense (da castrum = accampamento militare) fu istituita nel 1915 al fine di formare quanti piu' medici possibili per le necessita' della guerra e per la cura degli ammalati.

In San Giorgio di Nogaro, dunque, con l'appoggio di Casa Savoia e del Comando Supremo, il 13 febbraio 1916 furono inaugurati i Corsi accelerati di medicina e chirurgia. La Facolta' Castrense, nata per la volonta' e intuizione di un ufficiale medico, gia' docente universitario, Giuseppe Tursini, fu frequentata da 1.187 studenti di medicina, richiamati sotto le armi, per il proseguimento degli studi universitari e 467 furono gli allievi che conseguirono la laurea.

Il nostro Giuseppe, fu ricoverato e morì  presso l'ospedale 204, il cui edificio tuttora esiste, trasformato in condominio di civile abitazione.

 

 

 Ospedale n.° 204, edificio condominiale, situato in Via Stradone Zuino Nord

 

Foto aerea con evidenziata la localizzazione dell'Ospedale 204 -Torviscosa gia' Torri d Zuino

 

 

San Giorgio di Nogaro - Torre Zuino, S.S.14, fine agosto 1915.
L' incontro di due brigate: una diretta e una proveniente dal fronte del Carso.
Emblematici gli sguardi dei nuovi arrivati….nel carnaio

 

 

 

La lavanderia della III Armata di Torre Zuino, 1915- 1917.
Donne dei paesi viciniori mentre lavano le divise delle truppe impegnate sul Carso.
La lavanderia era stata allestita in una grande baracca ubicata nel piazzale ferroviario di Torre Zuino, oggi Torviscosa: un paese di risorgive, ricco d'acqua e con la roggia che scorreva vicinissima ai binari ferroviari. Durante il periodo dei combattimenti sul fronte del Carso isontino, spesso queste donne trovavano nei taschini, delle divise insanguinate, fotografie, monetine e lettere dimenticate…

 

      

La documentazione e relative immagini del presente aggiornamento sono state gentilmente fornite dalla Dr.ssa Daniela Baldo, ricercatrice storica della Sanità militare nella Grande Guerra, ed in particolare della storia dell'Università Castrense e coautrice, insieme a Euro Ponte del libro, edito da CLEUP DP, nel 2017, "Gli eroi dell'Universita' Castrense - Gli aspiranti medici caduti della Grande Guerra", oltre che curatrice del sito http://www.eroiuniversitacastrense.info, che Vi invitiamo a consultare per ulteriori informazioni.]


PER SAPERNE DI PIU' CLICCA SU "I Caduti di Ruscio nelle Guerre Coloniali e nella Grande Guerra", I Quaderni di Ruscio, anno 2003, n.3 e successivi aggiornamenti  

 

 
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