MENU
Selezione Notizie da Web |
--------------------------------------------- |
La Barrozza |
I Quaderni di Ruscio |
Cronache Moderne |
--------------------------------------------- |
Archivio News |
I ritrovamenti archeologici di Pie di Immagine |
La Grande Guerra in Valnerina 1915 - 2018 |
La Miniera di Ruscio |
Il campo di prigionia PG n. 117 |
Notiziario Parrocchiale |
--------------------------------------------- |
Ruscio Solidale |
--------------------------------------------- |
Area riservata |
Segreteria Pro Ruscio |
--------------------------------------------- |
Disclaimer |
--------------------------------------------- |
Sondaggi
Area Riservata
Oggi, 30 giugno, ricordiamo... |
![]() |
![]() |
![]() |
Novita' da Ruscio - News | |
giovedì 29 giugno 2023 | |
...il nostro Soldato Primo Vannozzi, marconista nel 8° reggimento Genio, disperso in combattimento nei pressi di Agrigento, il 30 giugno 1943
Soldato Primo Vannozzi Soldato, marconista, nel 8° reggimento Genio Fotografia ripresa dalla tomba di famiglia presso il Cimitero Comunale di Monteleone, dove, però non riposa il nostro Primo, il cui corpo non fu mai ritrovato [agg.to 24/01/2023] Primo, di Federico e Laura Peroni, di professione carbonaio, sa leggere e scrivere avendo frequentato fino alla 5° elementare. Soldato di leva della classe 1921, giunge a Roma, richiamato, presso il deposito dell’8° Reggimento Genio. Di li a poco, viene inviato in territorio dichiarato in stato di guerra e vi rimane, fregiandosi con le mostrine della propria specialita’ di radiotelegrafista, marconista, fino al febbraio del 1942. Ci troviamo agli esordi dell’utilizzo in guerra di una specialita’, le trasmissioni, che acquisteranno nel tempo tanta importanza a tal punto di elevarla, dal ruolo di semplice “specializzazione” ad Arma dell’Esercito. Durante la seconda guerra mondiale, venivano in gran parte utilizzate staffette motocicliste, portaordini e addirittura piccioni viaggiatori, per far pervenire ai Comandi distaccati, ordini ed informazioni necessarie allo svolgimento dei combattimenti. Trattenuto alle armi, il 24 luglio 1942, viene inquadrato della 207° compagnia mista del Genio di stanza in Sicilia. Dichiarato disperso in combattimento dal 30 giugno 1943, durante la difesa della costa siciliana, nei pressi di Agrigento, nelle prime fasi dello sbarco Angloamericano.
[aggiornamento del 24/01/2023, con informazioni ricordi e fotografie raccolte da Francesca Vannozzi (la sorella) Lidia Vannozzi (la nipote figlia di Francesca) e Claudio Vannozzi (nipote) figlio di Giovanni Vannozzi (fratello del Soldato Primo): Il Soldato Primo nasce a Ruscio come tutti i suoi fratelli (Giovanni, Vincenzo, Francesca) dai genitori Vannozzi Federico e Laura Peroni. Abitano nel vicolo S. Antonio a Ruscio. Di famiglia contadina in quanto la mamma Laura possedeva diverse tenute ove i loro figli (compreso Primo) governavano le pecore, mentre il padre Federico si dedicava alla coltivazione dei terreni oltre a custodire le greggi delle tenute dei Torlonia. In inverno, svolgevano la transumanza fino in Maremma (nei pressi di Canino). Primo finisce la quinta elementare a Ruscio e nel contempo serve la prima messa a Don Sestilio, all'età di sette anni. "Ricordo da Don Sestilio de la prima volta che ho servito Messa il giorno che compivo sette anni" (Arch. privato Vannozzi) Primo aveva intenzione di studiare per diventare Sacerdote ma, in quei tempi, non vi erano risorse necessarie quindi venne meno a questa scelta. Intorno al 1935 Vannozzi Federico entra in servizio al comune di Roma (servizi cimiteriali del Verano) e tutta la famiglia si trasferisce a Roma (quartiere S. Lorenzo),mentre Primo va a vivere con la zia Maria (sorella di Federico) a via dei Mille, nei pressi della Stazione Termini, per collaborare con la zia che aveva un negozio di carbone ( poiché rimasta vedova da giovane e con figli piccoli). Dopo pochi anni scoppia il conflitto mondiale e lui, classe 1921, viene chiamato alle armi. Consegue una specializzazione militare come marconista; partito per il fronte incontra a Barletta suo cugino Antonio Arrigoni (papà di Ignazio), ma le loro strade si dividono e Primo viene mandato in Sicilia, sulla costa Agrigentina a difesa del Paese. Il diploma di nomina a Marconista Effettivo (Arch. privato Vannozzi) Primo e il suo apparecchio radio (Arch. privato Vannozzi) Fronte di una cartolina inviata da Agrigento alla mamma Laura appena un mese prima della sua scomparsa (Arch. privato Vannozzi) Retro di una cartolina inviata da Agrigento alla mamma Laura appena un mese prima della sua scomparsa (Arch. privato Vannozzi) (Arch. privato Vannozzi) (Arch. privato Vannozzi) (Arch. privato Vannozzi)
Le flotte alleate erano pronte ad attaccare l'Italia che sottovalutava la possibilità dell'esecuzione di un sbarco in Sicilia. Purtroppo per il nostro caro zio Primo e tanti altri giovani soldati italiani, non fu così e con le poche e in qualche caso inefficienti armamenti, dovettero fronteggiare un nemico forte e ben strutturato come gli americani ed inglesi. L'epilogo di quei giorni è storia ormai ben nota. Primo scrisse diverse lettere alla mamma Laura; una in particolare parlava di cannoni di "cartone " e di paura. Il 10 luglio del 1943 il Soldato Primo Vannozzi viene dato ufficialmente disperso durante un bombardamento ("nel compimento del suo dovere accanto al suo apparecchio radio") . Successivamente anche il padre (nonno Federico) nonostante avesse già servito la nazione durante la prima guerra mondiale, fu richiamato anche lui alle armi, L'epilogo fu, fortunatamente, meno triste.] Commovente e’ l’invocazione della madre Laura, incisa sulla lapide, ancora esistente, posta nella Cappellina del Cimitero comunale di Monteleone, triste lapide senza tomba: “Primo! Quanto ti ha cercato la tua mamma, ma or piu’ non resta che la speranza di rivederti in cielo e commemorare, col piu’ profondo dolore, in questa pietra, la tua scomparsa”
Lapide posta nella Cappella del Cimitero di Monteleone --------------------- Elaborazione grafica agg.to 07/03/2023 Per saperne di piu' leggi: "I Caduti di Ruscio nella II Guerra Mondiale", I Quaderni di Ruscio, anno 2004, n.4 e successivi aggiornamenti
|
< Prec. | Pros. > |
---|