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Novita' da Ruscio - News
Scritto da proruscio   
giovedì 26 gennaio 2023
... il nostro Giuseppe De Angelis, Caduto il 26 gennaio 1887 a Dogali

Soldato Giuseppe De Angelis  -  M.A.V.M.

Il nostro compaesano Giuseppe De Angelis, nato a Monteleone da Domenico e Antonia Giovannetti il 19 marzo 1865. Statura 1,63, capelli “castagni” e lisci, colorito bruno e una cicatrice alla fronte, di professione pastore, fu arruolato, con il numero di matricola 2679, quale soldato di leva nella I° categoria il 27 agosto 1885 e venne inquadrato nel 20° reggimento fanteria.

Parti’ per l’Africa il 15 settembre 1886.

Cadde nella terribile battaglia di Dogali il 26 gennaio 1887.

1887_02_27 da illustrazione italiana

"I sopravvissuti presentano le armi ai Caduti" (da Illustrazione Italiana del 27/02/1997)

L’allora sindaco di Monteleone, Francesco Salamandra, trascrive nel Registro degli Atti di Morte (anno 1888, sez. C, n° 2) l’atto di morte inviato dalla Direzione del Gabinetto del Ministero della Guerra:

“L’anno 1887, il di’ 26 del mese di gennaio, nel combattimento di Dogali, mancava ai vivi alle ore [non specificato], in eta’ di anni 22 il sold. De Angelis Giuseppe, di religione cattolica, del [3° battaglione Africa] 20° Reggimento Fanteria, 2° Compagnia, figlio di Domenico e di Giovannetti Antonia, […] morto in seguito allo scontro con gli Abissini, sepolto a Dogali, come consta dalla testimonianza del Cappellano Don Nazzareno Cappucci e del Ten. Aiutante Maggiore del 3° battaglione Della Noce Sig. Giuseppe, recatisi nel sito per seppellire i Caduti nel predetto combattimento”

I familiari di Giuseppe conservano gelosamente la medaglia di argento al valor militare concessa alla memoria “per la splendida prova di valore data nel combattimento di Dogali, R.D. 27 febbraio 1887” (dal foglio matricolare).
Il verso della medaglia riporta nella usuale prosa aulica:
“Agli eroi del distretto militare di Spoleto che sui tragici colli di Dogali fatta strage dei soverchianti Abissini, profusero la vita per l’onore dell’Italia, meravigliando la ferocia africana con la disciplinata virtu’ del valore latino ed emulando la gloria se non la fortuna degli antichissimi umbri che dall’alta Spoleto fugarono e ruppero le falangi d’Annibale”.

monumento dei 500

Il nome di De Angelis riportato sul Monumento ai Caduti a Dogali (Roma, Piazza dei Cinquecento)

A Ruscio. nel 1987 venne intitolata a Giuseppe De Angelis il tratto di strada che porta da Piazza Nazionale a Via della Miniera, verso la Fonte dell’Asola.

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NOTA GENEALOGICA

I genitori di Giuseppe avevano avuto, prima di lui, già Luigia (nata nel 1859 e poi sposatasi con un certo Pietro Armeni) e Giovanni (1863) soprannominato “Pecchio”. Da quest’ultimo, sposato con Maria Magrelli, è nato, tra gli altri, Isidoro (1892) da cui Marino, padre di Catia, Rita, Isidoro e Massimo. Il Soldato Giuseppe aveva altri quattro fratelli (tra cui due gemelli) probabilmente non sopravvissuti alla tenera età.
Domenico (a differenza dei suoi figli Luigia, Giovanni, Giuseppe, ed altri) non era di Ruscio ma vi si era stanziato provenendo da “Poggioprimocaso”, nella zona di Gavelli.

 

 


 

[aggiornamento del 18/09/2018]

Riportiamo le fotografie della Medaglia, conservata dalla famiglia De Angelis, e che ogni anno viene appuntata sulla Bandiera della Associazione Combattenti e Reduci, in occasione dell'annuale cerimonia di Commemorazione dei Caduti di Tutte le Guerre.

 

 

recto (per gentile concessione della Famiglia De Angelis) 

 

 

verso (per gentile concessione della Famiglia De Angelis)   

BIBLIOGRAFIA:

"I Caduti di Ruscio nelle Guerre Coloniali e nella Grande Guerra", I Quaderni di Ruscio, anno 2003, n.3 e successivi aggiornamenti 

 
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