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L’Arciconfraternita dei SS Benedetto e Scolastica dei Nursini a Roma e la sua Chiesa all’Argentina PDF Stampa E-mail
La Barrozza - Pasqua 2021 - anno XXX n. 1
Scritto da Francesco Peroni   

Norcia e le zone limitrofe, comprendendo anche il territorio del Comune di Monteleone di Spoleto hanno da sempre avuto strettissimi rapporti con la città di Roma. 

Gli stessi S. Benedetto e la sorella Santa Scolastica completarono da giovani i loro studi nella Città Eterna.

 

I Nursini, che frequentavano Roma specialmente nel periodo autunnale e primaverileà per la vendita delle carni suine, da qui il nome di “norcinerie” dato negozi di lavorazione e vendita di tali carni, si riunirono in Confraternita agli inizi del 1600, approvata canonicamente da Papa Paolo VI Borghese.

 Nel 1623, Papa Gregorio XV la elevò a Arciconfraternita con sede in una cappella della Chiesa di Sant’Eustachio. Proprio in quegli anni, giunse in eredità dal nursino Piermatteo Lucarucci, uno stabile in Via di Torre Argentina, angolo Vicolo Sinibaldi, dove, al pian terreno fu realizzata appunto la Chiesa dei Santi Benedetto e Scolastica all’Argentina. Sul portale della Chiesa, allineata con il prospetto dei palazzi adiacenti esiste tuttora un tondo marmoreo, posto sul piccolo portale di ingresso nel quale si legge l’iscrizione: “Divis Benedicto et Scolasticae Patronis ordo et populus nursinus AD MDCXIX” (La magistratura e il popolo di Norcia ai Santi Patroni Benedetto e Scolastica, nell’Anno del Signore 1619).

Di forma irregolare e di dimensioni modeste, la Chiesa fu arricchita di preziose opere d’arte perdute attraverso i secoli e specialmente con la devastazione subita dall’invasione francese del 1798. Dopo alterne vicende, Papa Gregorio XVI, rifondata l’Arciconfraternita, la Chiesa fu riaperta al culto. Negli anni ’60 del secolo scorso ,la Chiesa fu trasformata in magazzino del Vicariato di Roma. Soltanto nel 1980 la Chiesa fu riaperta al culto, grazie all’opera meritoria di Mons. Luigi di Giannicola cui si devono ingenti lavori di risanamento e restauro, oltre che alla ricostituzione dell’Arciconfraternita, il cui nuovo Statuto fu approvato dal Card. Ugo Poletti.


L’Arciconfraternita ha come scopo creare per tutta la comunità dei “Nursini” - intendendo tutti gli oriundi dei comuni di Norcia, Monteleone di Spoleto, Poggiodomo, Cascia e Preci – che vivono a Roma un punto di riferimento spirituale, religioso, morale e sociale di comunione fra loro e di collegamento con le loro terre di origine.

Nella accogliente Chiesa si celebra la S. Messa ogni domenica alle ore 11,00, mentre nella seconda domenica di Novembre si celebra una solenne cerimonia di suffragio per tutti i “nursini” deceduti nel corso dell’anno.

L’Arciconfraternita, che potrete conoscere più approfonditamente consultando il sito www.nursini.org,  pubblica il quadrimestrale “I Nursini” di cui, recentemente, l’Archivio della Memoria di Ruscio ha acquisito nel proprio patrimonio molte annate disponibili per la libera consultazione.

A tutti voi “romani” un invito a frequentare la Chiesa e a partecipare alle attività dell’Arciconfraternita!


 
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