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La Pro Ruscio come possibile modello di una “ecologia integrale |
La Barrozza - Natale 2019 - anno XVIII n. 3 | |
Scritto da Stefano Peroni | |
Se ne è parlato lo scorso 28 settembre presso la Pontificia Università Antonianum dove la Pro Loco di Ruscio è stata invitata nell’ambito del seminario dal titolo “L’economia nella dimensione del bene comune”. Ho partecipato come relatore al convegno portando la testimonianza della nostra Pro Loco in relazione al concetto di “ecologia integrale”. L’intervento ha avuto infatti come titolo “Testimonianza di “ecologia integrale” in una piccola realtà dell’Umbria: Ruscio”. L’intervento prevedeva 3 passaggi principali: breve presentazione del concetto di “ecologia integrale”, focalizzazione su chi può e deve entrare in campo nella salvaguardia dell’ambiente nel senso più ampio della parola (ecologico, sociale, umano) e infine presentazione delle nostre iniziative. L’intervento si concludeva con alcune riflessioni aperte al dibattito della sala circa il contributo della Pro Loco di Ruscio e di associazioni simili che agiscono sul territorio al perseguimento dell’obiettivo di una ecologia “integrale”. Dopo i doverosi ringraziamenti all’amico Marco Ventura che è stato promotore presso la Pro Loco della bella iniziativa, l’intervento si è aperto dunque con una breve sintesi del concetto di ecologia integrale, concetto tratto direttamente dall’enciclica di Papa Francesco, “Laudato si’”, che nel sottotitolo rivela tutta la preoccupazione del Santo Padre per il nostro pianeta: “Sulla cura della casa comune”.
Solo una visione integrata, che, nel trovare la soluzione al problema della nostra “casa comune” sempre più violentata e deturpata, contempli oltre alla dimensione più propriamente ecologica anche le dimensioni umani e sociali, può rappresentare una strada efficace e risolutiva. Tale approccio parte proprio dalla dimensione umana: l’uomo è connesso alla natura ed essa non è “una mera cornice” della nostra vita. La preoccupazione per la natura, l’equità verso i poveri, l’impegno nella società, ma anche la gioia e la pace interiore risultano inseparabili. Per rappresentare l’intima connessione tra il degrado ecologico e il degrado sociale, umano e culturale ho fatto ricorso durante la presentazione ad alcuni versi di una canzone dei Pink Floyd, Wish you were here: «…quindi tu pensi di saper distinguere il Paradiso dall‘Inferno? I cieli azzurri dal dolore? Il punto cruciale è chi deve entrare in campo. Il potere politico, lo sappiamo, fa molta fatica ad accogliere nella proprio agenda l’obiettivo del bene comune a lungo termine. Pontificia Università Antonianum , 26 settembre 2019: Il relatore Stefano Peroni, Tesoriere della Associazione Pro Ruscio
Emerge dunque la necessità di una grande sfida culturale, spirituale ed educativa che implicherà lunghi processi di rigenerazione ma che si può attuare ovunque e, forse, soprattutto nelle piccole comunità come la nostra. Anche un territorio come il nostro che occupa solo lo 0,0000013% delle terre emerse può fare la differenza! A fianco ad ogni cantiere ho riportato i miei appunti per una ecologia integrale, mie considerazioni che in fondo rappresentano le motivazioni e le ragioni ultime che spingono ognuno di noi nel portare avanti le attività sociali. A voi aggiungere altri spunti di riflessione per riempire i puntini di sospensione volutamente lasciati e soprattutto per motivare le vostre azioni quotidiane per una ecologia integrale e quindi per il benessere ambientale e sociale della nostra comunità.
La locandina dell'evento |
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