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I ritrovamenti archeologici di Pie' di Immagine

Domenica 21 luglio 2019, alle ore 11,00, nell’accogliente Testro Comunale di Monteleone di Spoleto, si è svolto un “Incontro di studio sui rinvenimenti di epoca romana e strutture successive in Monteleone di Spoleto Fraz. Ruscio località Piè d’immagine”.

 

Il Convegno, organizzato dal Lions Club Valnerina con la collaborazione dell’Associazione Pro Ruscioe il patrocinio del Comune di Monteleone di Spoleto, ha attirato l’attenzione di molti studiosi ed ha suscitato l’interesse di un pubblico attento allo svolgimento dei lavori presentati da relatori di prestigio nazionale.

 

 

 

 

Alcune immagini del Convegno (foto AMR 2019)

 

   Il Sindaco di Monteleone di Spoleto, Marisa Angelini, nel rivolgere il saluto dell’Amministrazione ai presenti, ha sottolineato l’importanza per Monteleone di un Convegno che mettesse in evidenza le ricchezze del territorio e la disponibilità dell’Amministrazione a realizzare progetti perchè il museo di Monteleone possa ampliare la propria offerta con tutti quei ritrovamenti che testimoniano la ricchezza culturale e artistica del suo territorio. 

Il Presidente del Lions Club Valnerina, Renato Peroni, e il Presidente dell’Associazione Pro Ruscio, Vittorio Ottaviani, hanno rivolto un saluto di benvenuto agli intervenuti al Convegno e presentato i relatori.

 

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Ha avviato la discussione la dott.ssa Gabriella Sabatini, funzionario SABAP Umbria responsabile del territorio, che ricomprende anche la Valnerina, rilevando l’importanza dei ritrovamenti di piè d’immagine che hanno confermato come nell’intera area della Valnerina l’uso dei letti d’osso per riti funerari fosse comune e per la raffinatezza dei reperti, rilevasse una presenza sul territorio di un ceto abitativo di livello sociale e culturale elevato-

L’archeologo Marco Menichini, con il suo intervento di natura tecnica,ha trattato la casualità della scoperta delle tombe nel 2010 (si stava effettuando uno scavo per la posa di una tubatura fognante) ma soprattutto ha messo in luce i manufatti delle tombe trasferendo nel pubblico l’emozione da lui provata nell’effettuazione dello scavo e nel ritrovamento dei vari reperti che si sono rilevati di fine realizzazione.

Il Prof. Mario Polia, antropologo e direttore del museo civico di Leonessa, con il suo interessantissimo  intervento “ il fiume Corno e l’antico Nar” ha voluto annunciare il recente e importante ritrovamento di una “lamina” riportante iscrizioni su tre linee, dall’interpretazione delle quali si è desunto che la radice NAR o NER (da cui originano nomi del territorio dall’antico Narnate ai più recenti Narni e Nera) potesse essere applicato anche al fiume attualmente chiamato Corno, che attraversata la vallata leonessana, passa ai margini della piana di Ruscio nei pressi di Piè d’immagine, entra nel territorio di Cascia e successivamente si getta nel fiume Nera.

Il Prof. Romano Cordella approfondito studioso e storico dell’Alta Sabina ha evidenziata come l’epigrafi sono documenti di elevata importanza per la ampiezza delle notizie di cui sono portatrici e che mettono in luce aspetti della vita degli abitanti di un certo territorio come viene rilevato dai numerosi esempi di epigrafi ritrovati in Valnerina.

L’archeologa Carla Termini, direttore del museo di Monteleone di Spoleto ha sottolineato il necessario lavoro di salvaguardia del SABAP Umbria dei beni culturali soprattutto in occasione di eventi sismici come quelli che hanno colpito la Valnerina con il recupero, il restauro, e l’immagazzinamento in locali sicuri, tuttavia ha auspicato che esaurite le fasi di recupero e di restauro si passi ad una loro possibile ricollocazione sul territorio dal quale provenivano, con tutte le garanzie di sicurezza previste.

All’esterno del Teatro, nella suggestiva piazzetta del Vecchio Municipio, sono stati esposti pannelli riportanti testi e foto sul ritrovamento dei reperti di Piè d’immagine, predisposti dall’archeologo Marco Menichini, visionati dalla Dott.ssa Sabatini e sapientemente realizzati dalla grafica Valentina Marino con la collaborazione di Stefano Vannozzi.