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In ricordo di Massimo |
La Barrozza - Natale 2018 - anno XXVII n.3 | |
Scritto da Pierpaolo Vannozzi | |
Massimo arrivò a Ruscio nell’estate del 1979, quando, insieme alla sua famiglia composta da papà Vincenzo, mamma Gianna e Mara passò le ferie estive nella casa di fronte alla nostra in Piazza dei Sei a Ruscio. E quell’estate mentre preparavamo lo spettacolo ..’na storia de Roma.. fu facile trovare un ruolo anche per lui nella compagnia dei teatranti “La Piazzetta”: un altro “paino” insieme a Stefano, Massimo, Alfonso che diedero vita a quel gruppo di coattelli ottocenteschi che bivaccavano nell’immaginaria osteria del “sor Gnecco” ricostruita a Piazza dei Sei. E non solo Massimo fu coinvolto nella piece: Gianna offrì il balcone da dove recitavamo, Vincenzo, insieme a Zio Franco Antonelli, non si risparmiò nell’allestire le luci dello spettacolo e Mara si offrì come indispensabile suggeritrice con un copione in mano battuto con la mitica Olivetti 32. Alla fine andammo in scena la sera del 17 agosto 1979 in Piazza dei Sei a Ruscio e fu un trionfo!!
Piazza dei Sei, 17 agosto 1979 Ma Massimo non c’è più!! Dopo quella serata cominciò la nostra amicizia che continuò a Roma nei mesi invernali, insieme agli altri della comitiva, con incontri, appuntamenti, suoni e balli, le prime uscite in macchina, il teatro e (non dimentichiamolo) la scuola di Bridge di Vincenzo! E sia Ruscio che quella serata furono “galeotti” per Massimo perché mentre preparavamo lo spettacolo nacque anche l’amore per Antonella che poi sarebbe diventata la compagna della sua vita. Proprio durante le prove Fabrizio le disse: “perché non chiedi a quella signora che ha la casa a Piazza dei Sei se ci permette di utilizzare il balconcino per lo spettacolo?”. Antonella non immaginava di certo che quella signora sarebbe diventata sua suocera, Gianna, per l’appunto, la mamma di Massimo! Poi arrivarono Barbara ed Elena ed anche nei fugaci incontri estivi rimaneva sempre il sincero piacere di rivedersi, di raccontarsi, di saperci comunque cresciuti, padri ed affermati professionisti. Oggi penso che non ci sei più e penso anche che è bastato un attimo perché la tua vita si spezzasse e volasse via dopo mesi di tribolazioni e sofferenze in un ospedale romano. Non sapevo nulla dell’incidente fino a quando il tam tam della comunità di Ruscio – che porta belle ma spesso anche brutte notizie – me lo ha reso noto. Un colpo al cuore! Pensare a Massimo è come pensare a tutti quelli che nella nostra piccola comunità ci hanno lasciato in un attimo, perdendo la vita in un incidente di moto o motorino. Penso ad Andrea di Marcello, a Maurizio di Paolo: ed ora a Massimo ed a Paoletta Vannozzi anche lei di Monteleone. Quindi si dice esco di casa la mattina e non torno più….. Non ci sei più, sarà difficile dimenticarti anche perché eri una persona viva, che ti facevi sentire e che non passavi inosservato…. Ma ti ricorderemo e per noi sarai sempre il nostro “bello ‘de mamma”! |
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