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Un ricordo di Leonello Di Domenico |
La Barrozza - Estate 2006 - anno XV n. 2 | |
Scritto da Paola Di Domenico | |
Caro papa’, Famiglia, lavoro e Ruscio. Famiglia in senso allargata, partendo da quei nonni materni da te tanto amati, specialmente Nunziatella ( la fornara) che ti ha insegnato ad apprezzare le piccole cose della vita, a farne tesoro per poi condividerle con gli altri. “La ricchezza dicevi e’ nell’animo, questo ci rende forti”. Questo insegnamento ti ha permesso di superare tante prove: da quando solo a Roma nel periodo della guerra procuravi per te e per la tua famiglia di che vivere;quando hai ampliato l’attività della bottega di carbone dei nonni (perché delle tue origini non ti sei mai dimenticato: “carbonaretto” ti chiamavano) con le novità per la pulizia, fino a trasformarla del tutto; a questi ultimi tempi quando nonostante le ripetute avversità riuscivi a mantenere saldo il controllo. Forte solo della presenza della tua “ piccoletta” sei andato avanti, e come noi figli avanzavamo qualche perplessità sul domani ci zittivi subito dicendo: “ Cosa ci manca?” “Siamo una bella famiglia” e “Durasse…” Ultimo vanto mostrare con orgoglio la foto dei nove nipoti tutti insieme… perché ti bastava poco per essere felice! Ora mi piace pensarti così … a passeggio sui monti intorno a Ruscio in compagnia dei tuoi cari amici, di nuovo insieme come da ragazzi, o a fare funghi o in alternativa a raccogliere ginestre in qualche vallata, dopo una magra battuta di caccia in compagnia dell’inseparabile “ Duna”. E come diceva la tua Nunziatella: L’importante è sorridere quando ci si affaccia, sempre! Tua figlia Paola |
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