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In ricordo di Angelo Peroni |
La Barrozza - Estate 2006 - anno XV n. 2 | |
Scritto da Renato Peroni | |
Vedevo il tuo feretro lì, a terra, immobile, mentre la mente andava alla ricerca di ricordi e di immagini di un Angelo attivo, in perenne movimento: a tagliare l’erba con la vecchia macchinetta a scoppio più volte riparata e messa in funzione dalle tue sapienti mani; a verniciare le panchine con vernici ricavate da miscugli miracolosi; ad innaffiare il prato (con un attrezzo uscito quasi per miracolo dalle tue varie “iniziative”) per far crescere l’erba in perenne competizione con il calpestio dei piccoli e dei grandi calciatori; a riparare il rubinetto della “nasona” (come chiamavi la fontanella) sistematicamente rotto dall’attacco dei ragazzi assetati; a lavare le maglie usate nei vari tornei con l’arrangiata lavatrice e a stenderle poi al sole per riporle, asciugate, nei tuoi armadi pronte per nuove partite; a rendere più solide le gradinate con calce e cemento; a distribuire bibite, bruscolini e lupini ai giovani frequentatori del campetto (a noi, più grandi, davi mezzo bicchiere di vino che avevi fatto tu e che decantavi come una malvasia miracolosa); a raccogliere le cartacce che, nonostante i vari cestini da te distribuiti per il campo, venivano gettate a terra da mani certamente poco educate ma che tu giustificavi come “ragazzate”; a segnare il campo da calcio con il trespolo di legno che avevi inventato, sostituito più tardi dal più efficiente attrezzo di ferro, venuto fuori quasi per magia. Così come per magia uscivano le nuove reti per le porte di calcio, del tennis e della palla a volo, i palloni e le nuove divise per i calciatori che tu portavi ogni stagione a rinnovare il corredo sportivo del nostro, ma direi meglio, del “TUO CAMPETTO”. Tuo anche perché fosti proprio tu a spingere l’associazione ad acquistare “ l’orto di Don Sestilio “ (il cui terreno in parte era di tua proprietà) e, insieme agli altri fondatori della Pro Ruscio, foste lungimiranti perché in tal modo avete dato al paese un posto di ritrovo per i ragazzi, dove diverse generazioni di giovani si sono cimentate in tornei con sano agonismo e con grande sportività, rafforzando tra loro una duratura amicizia, diventando per molti una vera palestra di comportamenti, educativa anche per la vita.
Rusciadi 2004 Ricordo quei tuoi continui, incisivi, richiami ai ragazzi perché tenessero un comportamento più riguardoso delle attrezzature sportive: “ A regà, lassa sta la cariola”
Grazie di vero cuore a nome del Presidente, del Segretario, di tutti i Consiglieri, della redazione della Barrozza e, ne sono certo, di tutti i soci della Pro Ruscio |
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