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Ruscio e il terremoto |
La Barrozza - Natale 2016 - anno XXV n. 2 | |
Scritto da Piero Meloni | |
Accolgo con vivo piacere l’invito del Presidente della Pro Ruscio di scrivere per La Barrozza, che, per quanto ho potuto apprezzare, leggendo vecchi numeri, è un utile strumento per mantenere vivo il ricordo di eventi e vita vissuta dalla Comunità di Ruscio e più in generale del territorio che la circonda. Personalmente ritengo che uno strumento come La Barrozza dovrebbe essere quasi “obbligatorio” in ogni piccola comunità, proprio per lasciare alle persone, che come noi in questo caso, entrano in contatto, per i più disparati motivi, con la comunità stessa. Certo avremmo voluto che questo contatto, fosse avvenuto per motivi diversi, da quelli legati agli eventi sismici del 24 agosto, che hanno devastato porzioni di territori di tre Regioni che in passato hanno subito una sorta di devastazione socio-economica e politico-culturale, che ha portato allo spopolamento dei territori per inseguire il sogno di una vita migliore. Chiesa di Santa Lucia (foto Arch. Pro Ruscio, 2016) Lo spopolamento e l’abbandono, di questi territori, ha determinato, anche e soprattutto una serie di problemi legati alla difesa del suolo sotto il profilo idrogeologico, e nessuno deve meravigliarsi oggi, se le zone di pianura sistematicamente si allagano, con danni alle infrastrutture e conseguenti costi per la collettività.
Durante la permanenza presso Ruscio ho curato ,in particolare, la logistica del gruppo di colleghi di Roma Capitale che ha svolto il lavoro presso il Comune di Monteleone di Spoleto e Cascia e nei momenti liberi ha scritto una specie di “ sonetto “ in una lingua che racchiude un po’ la mia anima: sono nato in un piccolo paese montano, a confine con Lazio e Abruzzo posto sulla famosa linea di confine dell’ ex Stato Pontificio, emigrato poi a Roma , città che inevitabilmente inquina la cultura di ognuno di noi, spero però che possano, i lettori, cogliere le sfumature che in queste poche rime descrivo. Con l’augurio che tutti coloro che hanno subito il sima, ora non debbano subire il dopo-sisma, perché mentre il primo, è un evento naturale e come tale dobbiamo accettarlo, il dopo-sisma è solo frutto delle capacità e delle scelte degli uomini. Un saluto a tutti i lettori e permettetemi di ringraziare, da queste pagine, la Signora Benedetta che non ci ha fatto mai sentire forestieri a Ruscio Piero Meloni |
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