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La Barrozza - Primavera 2016 - anno XXV n. 1
Scritto da Gli amici di Ruscio   

Vogliamo tutti credere che ad ognuno di noi spetti un’altra vita dopo questa, e vogliamo tutti credere che tu sia lì a goderti da ben dieci anni una vita più giusta.

E allora ti raccontiamo un po’ quella che è la nostra vita oggi. Il gruppo di amici di una volta è cambiato.. c’è chi ha messo su famiglia, chi è emigrato in città.. chi continua a vivere qui fra i monti con grandi sacrifici, chi è perennemente affetto dalla sindrome di Peter Pan.
Ora c’è lo smathphone o l’i-phone, ci sono facebook..whattsap.. contattarsi è molto più semplice di una volta, basta aprire la pagina facebook e sapere tutto quello che succede a ruscio e nel mondo. Siamo tutti maniacalmente attaccati a questi strumenti, ma riusciamo ancora a mantenere viva la tradizionale serata al bar da Gigetto, anzi, adesso pure il tuo vecchio amico Giulio ha aperto un grazioso ritrovo per noi.. “giovani ancora per poco tempo”!
Tanti bambini sono cresciuti e fanno quello che facevamo noi.. il motorino e poi la prima macchina, un giro a leonessa (quanto ti piaceva sto paese oltreconfine!!!).. e poi magari un giorno si potrà arrivare al cinema a Rieti.. al bowling a Spoleto.. o chi lo sa’ fino a Roma per andare a trovare la fidanzata! Si aspetta ancora il mese di agosto per vedere il paese popolarsi, per poi renderci conto che non siamo abituati a tanta gente e a tanta confusione, e che forse siamo geneticamente predisposti a vivere “in solitaria”!

E poi c’è la crisi.. non si fa che parlare di altro, ci sono pochi soldi, si lavora poco, ma tutti qui non si perdono d’animo, e proprio come hai fatto tu, ci si rimbocca le maniche e si lavora, si fa tutto quel che si può. E poi pensa … abbiamo un presidente degli Stati Uniti nero.. abbiamo due “Papi” ed un Presidente del Consiglio non eletto dal popolo.

Stiamo assistendo nei nostri mari a morti continue di migranti dalla Siria, dalla Libia, che da noi cercano una vita dignitosa, ma che forse non gli possiamo più offrire. Perché sai.. la televisione dice di continuo che stiamo diventando sempre più poveri, ma probabilmente non serve che la televisione ce lo dica tutti i giorni, come quando tutti i giorni ci racconta dell’Isis, una specie di associazione (come era Al Quaeda, ricordi?) che uccide brutalmente ed inaspettatamente noi occidentali, che vorrebbe spaventarci e costringerci a vivere nel terrore, ma sai che noi che pensiamo?..

Che a Ruscio, nel nostro microcosmo, ci sentiamo al sicuro, confidiamo che solo il destino naturale della vita potrà portarci via, com’è successo con tanti vecchi pilastri del nostro paese che ci hanno lasciato: Irma e Vittorio, Assunta e Pietro, tuo papà Paolo “Stoppa”, Battista, Gigetto, “Barbazza”, “Mintonto”, Renato, Anna, “ ‘ntonione”, Cecilia e Alberico, Delia e “lu sceffe”, Orsolina e “Timoto”, “Palanca”, e tanti altri.. la cui assenza ha cambiato le passeggiate per i vicoli di Ruscio.

Il mondo è cambiato, la vita è diversa, come era giusto che dovesse essere. Siamo diventati tutti “grandi”, e cominciamo a vedere i nostri genitori “vecchi”. Insomma la vita ha fatto il suo corso un po’ per tutti, avremmo voluto che anche tu crescessi insieme a noi, ma per te il Signore aveva fatto un disegno diverso, e noi in quel disegno vogliamo vederti felice e sorridente, con la luce negli occhi, proprio com’eri tu.

Non possiamo aprire il tuo profilo facebook, non possiamo messaggiarti su whattasap, o più semplicemente non ci facciamo più partite a carte insieme, né giri sulla tua moto. E tutti ci domandiamo come sarebbe stato se fossi ancora insieme a noi, vorremmo farti conoscere i nostri figli e farti vedere quant’è diventata grande e bella tua nipote; vorremmo farti vedere le nostre giovani aziende e ditte nate con tanti sudori, la casa ristrutturata, la macchina nuova.

Sappiamo però, che, anche da lassù, ci guardi, ci guidi, ridi di noi e sei fiero di noi. Nominarti.. ricordarti.. è sempre fonte di tanto dolore. Per questo sei silenziosamente nel cuore e nell’animo di ognuno di noi, ognuno di noi ti rivede nei momenti passati felicemente insieme, ognuno di noi viene a farti un saluto, nessuno di noi ti ha mai dimenticato!

 
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