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Estate, estate, estate E-mail
La Barrozza - Pasqua 2005 - anno XIV n. 1
Scritto da Pierpaolo Vannozzi   

L’aria di primavera che si comincia ad assaporare ci trasmette un naturale desiderio di sole e d’estate. Archiviata la bella stagione, come ogni anno rivivremo con piacere un breve periodo di riposo nel nostro paese, ritrovando amici, compaesani e quei riti che da sempre si ripetono ed ai quali da sempre siamo abituati.

Anche la scorsa estate la Pro Ruscio si è distinta per le molteplici attività che ha realizzato.

Punto focale è stata la commemorazione dei Caduti che si è svolta il giorno della festa. Con la presenza del Generale Pessolano abbiamo ricordato i nostri morti e distribuito il quarto quaderno della Pro Ruscio dedicato ai caduti della seconda guerra mondiale. La festa poi è continuata per tutto il giorno con i riti che da sempre la contraddistinguono. Come tradizione vuole la piazza antistante la Chiesa si è riempita di persone che prendevano parte alle funzioni religiose ed ai giochi organizzati dai santesi. Tra uno squillo di tromba ed un rullo della grancassa della banda di Monteleone tante persone gironzolavano tra i banchi improvvisati del mercatino della Pro Ruscio, guardando e acquistando ghirlande, ceramiche, oggetti dipinti e ricamati, stupiti da tanti meraviglia e dalla bravura degli espositori.

Veder tanta gente insieme ci fa ancora di più riflettere sull’importanza del giardino della scuola di Ruscio e sull’opportunità e necessità di considerarlo un giusto punto di aggregazione per tutti gli abitanti e per i soci della Pro Ruscio. Nel tempo, sicuramente, dovrà essere attrezzato e divenire un punto di riferimento, un luogo di chiacchiere e relax, quella “piazza” intesa come punto di ritrovo che a Ruscio – urbanisticamente parlando – manca.

Non vogliamo dimenticare le partite di calcio che da sempre entusiasmano grandi e piccini, i tornei di ogni tipo che si susseguono in continuazione. L’amore per lo sport e la sana competizione sportiva sono stati da sempre un aspetto importantissimo per la Pro Ruscio che ha speso tutte le sue energie per rendere il Campetto un punto di riferimento per gli abitanti del paese e per quelli limitrofi.
 
E lo sport ha fatto da padrone il giorno in cui abbiamo ricordato la trentunesima edizione delle Rusciadi. La sfilata, la commemorazione di chi le inventò e che oggi non è più tra noi, gli inni, le gare, i bambini premiati con le ghirlande di alloro come ai più grandi atleti che in contemporanea si sfidavano nello stadio Olimpico di Atene. Un momento che tutti ci invidiano, che tanti hanno imitato e che pochi hanno saputo realizzare e mantenere vivo come tradizione.

La musica ci ha accompagnato in molte serate, con complessi, disco e piano bar. Si potrebbe fare molto di più soprattutto per i nostri ragazzi che, ad onor del vero, si sono dimostrati efficientissimi e disponibilissimi a dare una mano, apprezzando quello che per loro è stato organizzato. Sono giovani ma è il caso di dire..... buon sangue non mente.
Non dimentichiamo le serate passate sotto le stelle, la cena sociale, le bruschettate e quant’altro è stato fatto per farci stare insieme.
Piccole cose nei fatti ma grandissime nella sostanza perchè fatte con tanto amore, passione e dedizione.

 
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