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Novita' da Ruscio - News
lunedì 08 luglio 2013
La Pro Ruscio, in collaborazione con l'ISUC organizza un Seminario di Studio "LAVORO OBBLIGATORIO IN UMBRIA (1942-1943)" - Monteleone di Spoleto, 19 luglio 2013

Seminario di Studio
LAVORO OBBLIGATORIO IN UMBRIA (1942-1943)

MONTELEONE DI SPOLETO
Teatro Comunale
19 luglio 2013
Ore 10,00


Siamo lieti di presentare il Seminario di Studio "Lavoro obbligatorio in Umbria (1942-1943): il caso del campo per prigionieri di guerra di Ruscio", che si terra' il 19 luglio 2013, ore 10,00, presso il Teatro Comunale di Monteleone di Spoleto.

Il Seminario, organizzato dall'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea e dalla Associazione “Pro Ruscio”, si prefigge l'obiettivo di approfondire la situazione concentrazionaria in Italia e, in particolare in Umbria negli ultimi anni della Seconda guerra mondiale, con interventi di Dino Renato Nardelli, Costantino Di Sante, Tommaso Rossi e Andrea Giuseppini, autorevoli ricercatori,  con il coordinamento del Prof. Mario Tosti, Presidente dell'Isuc. Verrà messo in evidenza il particolare rapporto nella regione tra industria mineraria, industria siderurgica e miniere, presso le quali tra il 1942 e il 1943, vennero allestiti campi di lavoro.

Nel corso del Seminario verrà' presentato il IX Quaderno di Ruscio, dal titolo: "Il campo di prigionia PG n. 117 di Ruscio", di Dino Renato Nardelli, pubblicato dalla Associazione “Pro Ruscio” per le edizioni de "La Barrozza", un significativo esempio di collaborazione tra ricerca scientifica ed impegno di una intera comunità a recuperare il proprio passato. Durante i lavori, saranno inoltre  condotte interviste a testimoni diretti degli eventi.

Frontespizio del IX Quaderno di Ruscio

A corollario della importante giornata, presso la sala multimediale di Monteleone di Spoleto, verrà inaugurata una mostra fotografico documentale sul campo di prigionia di Ruscio.

Spiega Vittorio Ottaviani, Presidente della “Pro Ruscio”: «Settanta anni orsono, Ruscio fu testimone, suo malgrado, di uno degli aspetti più terribili e disumani della guerra: la deportazione e la detenzione di civili in campi di prigionia o di lavoro. Presso la miniera di lignite per un breve periodo, che coincide con gli anni più tristi della nostra storia, si alternarono dapprima un campo di lavoro per prigionieri di guerra, il campo n. 117, e successivamente, fino all’8 settembre 1943, un campo per internati civili, in gran parte cittadini del Regno di Jugoslavia. Con l’organizzazione di questo Seminario, in collaborazione con l’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea, l’Associazione Pro Ruscio è in grado di colmare una importante lacuna: settanta anni sono trascorsi, è tempo che memorie e storia si ricongiungano».

«L'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea – afferma il professor Mario Tosti - da anni lavora intorno al tema del concentrazionarismo fascista in Umbria, nel periodo che va dagli inizi della Seconda guerra mondiale fino all'armistizio del 1943. La regione rappresenta infatti un autentico campionario di tutte le tipologie del sistema repressivo di regime: internamento di politici italiani, di dissidenti albanesi, di oppositori montenegrini (Colfiorito e Pissignano); luogo di confino per politici, allogeni, ebrei stranieri (16 comuni della provincia di Perugia, tra cui Monteleone di Spoleto); luoghi di detenzione (Colfiorito, Pissignano) e di lavoro obbligatorio (Morgnano di Spoleto, Ruscio, Bastardo, Marsciano, Pietrafitta, Castel Sereni, Ellera di Corciano, Casemasce di Todi) per prigionieri di guerra ed internati civili; carceri (Perugia e Spoleto)».

Il Presidente dell’ISUC prosegue raccontando il particolare rapporto di collaborazione nato con la “Pro Ruscio”: «Si è sviluppata una collaborazione asimmetrica, in cui il ricercatore continua il proprio mestiere e associati ed amici della “Pro Ruscio” attivava uno scavo straordinario nella memoria collettiva, portando alla luce testimonianze, documentazione fotografica e scritta.
Spesso le Pro Loco, per una malintesa percezione, sono considerate poco più che organizzatrici di sagre e di feste. Talvolta rappresentano, come in questo caso, molto di più; esse esprimono quel bisogno di storia che serve loro per conservare e far riemergere ciò che una felice espressione chiama genius loci, complesso sistema di valori, di saperi pratici, di conoscenze, di affetti che un attento osservatore esterno può leggere in un luogo ed apprezzare come risorsa per il territorio».

Numerosi sono stati i prestigiosi patrocini ottenuti a testimoniare la rilevanza dell'evento: Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Monteleone di Spoleto, Unpli Umbria, Cesvol, Consorzio dei Possidenti.

Associazione Pro Ruscio

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