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In ricordo di Norma Servadio Cardilli |
La Barrozza - Pasqua 2013 - anno XXII n. 1 | |
Scritto da Renato Peroni | |
Non è facile andare indietro con la memoria e cercare di descrivere la sensazione di vuoto che si avverte quando viene a mancare una persona verso la quale abbiamo provato sentimenti di amicizia, mista a simpatia e gratitudine per quel suo modo di porsi verso gli altri con disponibilità generosa, sempre pronta a partecipare alle iniziative finalizzate a realizzare solidarietà e aggregazione per la comunità. Avevo sempre visto Norma di riflesso, accumunata alla figura di suo marito Angelo Cardilli verso il quale mi legava un rapporto di amicizia personale e il comune sentimento di affetto verso Ruscio, come quando, nel 1985, insieme a Mario Lotti e Battista Carassai, ci recammo dal Notaio per costituire giuridicamente e registrare pubblicamente la Pro Ruscio, che si era di fatto costituita qualche anno prima. Col tempo ho avuto modo di approfondire la sua conoscenza soprattutto per la sua partecipazione ai vari eventi che hanno caratterizzato la vita di Ruscio. Mi piace ricordare di Norma quel suo viso sorridente, aperto quasi gioioso che comunicava un senso di serena pace interiore mentre cercava di convincere all’acquisto di un biglietto della lotteria di Ruscio o a fare una offerta per la festa della Madonna Addolorata o infine sottoscrivere il suo generoso contributo per la sistemazione dell’Asilo di Ruscio. E certamente Norma, come quasi tutti i suoi coetanei, ha vissuto durante la sua vita momenti di difficoltà di qualsiasi genere, ma dalle parole bellissime che la figlia Sonia ha scritto si rafforza in me l’immagine di una donna serena, semplice e nel contempo portatrice di veri valori: di educatrice, di moglie, di madre. e di generosa amica di Ruscio. Per questo voglio sinceramente ringraziarti, cara Sonia, unitamente alle tue sorelle Miriam e Sabrina e alla nipote Francesca: ho ben poco da aggiungere alle vostre parole; è già fatto l'articolo che volevo riportare sulla Barrozza di Pasqua per ricordare tua madre, rusciara d’adozione, che aveva saputo, sulla scia del marito, inserirsi a pieno titolo nella vita del nostro amato Paese. “Buonasera Renato, le allego la foto che il Signor Vittorio Ottaviani fece a mamma questa estate. Lei amava i fiori e amava Ruscio..... Di seguito trovera' la lettera che Francesca (figlia di Sabrina) ha scritto il giorno che e' morta mamma sul social network Facebook. “Ehy nonna...te ne sei andata così..senza dire nulla a nessuno..senza salutare nessuno..ci mancherai tanto, mi mancherà non vederti più su quel balcone ogni volta che arrivavamo a Ruscio ,mi mancherà vedere quel tuo sorriso sul tuo splendido viso, mi mancherà ogni minima cosa di te,mi mancheranno i tuoi abbracci, mi mancheranno tutte le volte che ci proteggevi, quando facevi ogni minima cosa solo per vederci sorridere, mi mancherà non sentirti più pronunciare le tue parole che non sapevi pronunciare ad esempio Trolle o Frizze ..sarà strano non averti più tra di noi, non sentire più la tua voce! E adesso che sei ovunque sei, chissà se ti arriva il mio pensiero chissà se ne ridi o se ti fa piacere.. Ciao nonna,il tuo ricordo sarà per sempre!.” |
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