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La Barrozza - Estate 2012 - anno XXI n. 2
Scritto da F. P.   

Quasi duecento anni, di padre in figlio

Una nota di consegna merci, datata 7 giugno 1912, conta oggi cento anni. Ha passato due guerre mondiali, sconvolgimenti politici impensabili, ha visto innovazioni tecnologiche da fantascienza, eppure ha ancora molto da raccontarci.
 
Ci racconta di una Filodrammatica, l’importante associazione di Monteleone di cui gia’ parlammo su questo nostro periodico (I. Peroni, La Filodrammatica di Monteleone, in “La Barrozza”, anno XV n.1, Associazione Pro Ruscio, 2006), che acquistava del materiale (stoffa, mussola, cotone, colori) per la realizzazione di un fondale per una rappresentazione teatrale, oltre a vermouth, vino e paste per il rinfresco di prassi.

Il tutto per un totale di 26 lire e 60 centesimi.

CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA

Ci racconta pero’ anche di un negozio, di una piccola impresa commerciale familiare che dal 1912, anzi, da molto prima, dagli anni venti dell’ottocento, a Monteleone svolgeva l’indispensabile attivita’ di pizzicheria, drogheria, forno, merceria, di macellazione della carne suina, merceria, rivendita di liquori e petrolio, cera lavorata e lastre di cristallo, lana insomma di tutto.

Fu Girolamo Iachetti ad iniziare questa attivita’ commerciale che, di padre in figlio, fino al giorno d’oggi ha supportato lo sviluppo e l’economia del nostro Comune, meritando un premio “con medaglia e menzione” all’Esposizione Umbra del 1879.
Sfogliando i voluminosi faldoni dei documenti contabili, conservati con amore e cura, recentemente in mostra,  si riscopre il ritmo dei tempi passati, il passaggio dai baiocchi alle lire e da quest’ultime all’euro, la fine del regno temporale del Papa e la nascita dell’Italia unita,  si legge di prodotti oggi ormai desueti, ma un tempo necessari alla vita di un piccolo paese montano.
Da Girolamo (morto nel 1876) al figlio Gaetano (il titolare della azienda nel 1912) e poi ai fratelli Guglielmo e Girolamo. E poi ancora da Guglielmo a Gilberto e di nuovo a Girolamo (Gimmi), l’attuale titolare che, coadiuvato dalla moglie (rusciara) Marianna Cicchetti, insieme ai figli Laura e (di nuovo) Gilberto, porta avanti con orgoglio l’impresa familiare.

Bellissimo questo inanellarsi di nomi ricorrenti (tutti con la G iniziale!), quasi un passaggio di testimone tra generazioni all’insegna del lavoro e della tradizione, sempre nell’amata Monteleone.
Un augurio per altrettanti anni di attivita’!

 
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