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In ricordo di Renato Cicchetti PDF Stampa E-mail
La Barrozza - Natale 2010 - Anno XIX n. 3
Scritto da Renato Peroni   

“Molte persone entrano ed escono dalla nostra vita ma soltanto i veri amici lasciano impronte nel nostro cuore” Nel ripensare a questa frase, di un saggio  uomo rimasto anonimo, e nel ripercorrere nella mente i tanti  momenti trascorsi insieme ho ritrovato il senso vero di una amicizia, profonda e sincera che da molti anni  mi legava a Renato Cicchetti e che certamente lascerà una profonda impronta nel cuore di quanti hanno avuto l’avventura di conoscerlo.

Uomo estremamente intelligente, di una intelligenza arricchita dalle esperienze maturate attraverso una vita laboriosa e di grandi sacrifici, tutta protesa ad assicurare un benessere alla propria famiglia.
Non aveva studiato oltre la quinta ma la sua esperienza unita al suo estro e alla sua  ingegnosità accompagnata alla attenta  osservazione degli eventi naturali avevano fatto di lui un punto di riferimento per molti  che gli chiedevano consigli per risolvere i quotidiani problemi nell’agricoltura.
Aveva studiato ed elaborato apparecchiature agricole  per renderle più efficienti e produttive arrivando a suggerire ai costruttori modifiche tecniche ritenute estremamente efficaci.

Riguardo al farro era riuscito a farlo diventare il prodotto principale del territorio non limitandosi alla sola coltivazione ma introducendone la lavorazione e la commercializzazione attraverso una continua campagna di pubblicizzazione, comparendo, lui modesto contadino,  anche in televisione.
Aveva maturato una cultura ed una conoscenza così approfondita sul seme del farro, sulle peculiarità e sulla tipicità rispetto ad altri semi, da diventare un importante punto di riferimento per professori universitari e ricercatori interessati allo studio di questo cereale e alla sua genetica.
Osservatore attento della natura e dei suoi cicli stagionali, ha sempre saputo cogliere il momento giusto per lavorare nei campi; dava continui consigli a quanti si rivolgevano a lui sulle modalità e sui tempi migliori per arare, per seminare, per mietere.
Di tutte queste sue capacità nel tempo sono state rilevate numerose testimonianze riportate anche proprio in articoli  pubblicati sulla Barrozza, (a cui vi rimandiamo per una più estesa documentazione), partecipando attivamente alla vita della Pro Ruscio e di cui riportiamo alcuni stralci.

Ci ha parlato della dura  vita del minatore che ha fatto da giovane  nella miniera di lignite di Ruscio: “Il lavoro in miniera è stato importante per tutti, soprattutto perché, in tempi così difficili, ha dato da mangiare a molte famiglie; allo stesso tempo, però, è stata anche un’esperienza davvero dura, soprattutto per tanti giovani come me…è per questo che ho resistito soltanto un anno ed ho preferito andare a fare il taglialegna!”
Ci ha descritto un episodio di guerra avvenuto nei pressi della Fonte dell’Asola: “La viva testimonianza di Renato Cicchetti, che la Redazione de “La Barrozza” ringrazia per la sua sempre pronta disponibilità a raccontarci del Ruscio che non c’e’ piu’, corroborata dalla ricerca di fonti storiche, ci ha reso possibile riscoprire una terribile giornata di guerra a Ruscio”.

A ricordo di quelle pericolose giornate di lavoro, Renato, ha ornato gli alari del proprio camino con due spolette di bomba da mortaio.

Nel calendario del 2004 - realizzato dall’IPGRI (Istituto Internazionale per le Risorse Citogenetiche) per festeggiare i suoi 30 anni di attività nell’ambito dello sfruttamento delle potenzialità della diversità citogenetica del pianeta, per alleviare la povertà e la fame del mondo, nel rispetto dell’ambiente - non troverete foto patinate di veline o modelle, bensì volti di uomini e donne, che dell’amore per il proprio lavoro e la loro terra, hanno fatto un modello di vita. Tra questi, per il mese di Luglio, potrete trovare una bellissima foto del nostro Renato Cicchetti!!

Nella didascalia leggiamo ‘Egli coltiva il farro proprio come facevano suo padre e suo nonno, e come faranno i suoi figli. Dice che la sua famiglia ha sempre coltivato il farro, in una catena ininterrotta, che risale fino all’impero romano, benché l’unica prova documentale che possa addurre, sia un reclamo ufficiale del 1813, con cui, un suo antenato, lamentava l’invasione di una mandria di mucche, sfuggite ai vicini, in un suo campo appena seminato.’

Sulla Barrozza troviamo anche  una testimonianza di Isidoro Peroni sulle grandi capacità di Renato Cicchetti a sperimentare nell’agricoltura nuove tecniche: “A Ruscio ho contribuito anch’io insieme a Renato Cicchetti alla scomparsa  degli antichi metodi tradizionali. Infatti, da giovane agricoltore alle prime armi dopo la  morte di mio padre, nonostante le perplessità ed i pareri contrari di molti contadini e fattori,  basati sul fatto che la maturazione dei cereali nelle nostre montagne non era simultanea ma avveniva in un lungo arco di tempo ed inoltre che lo spreco sarebbe restato sul campo invece che sull’ara, dove sarebbe stato recuperato almeno dalle galline, ma confortato dal fatto che Ruscio non poteva poi essere troppo differente da tutto il resto del mondo e con l’appoggio dell’esperienza e dello spirito innovativo di Renato Cicchetti si decise di provare la nuova tecnica.”

Ma anche praticamente Renato Cicchetti  ha partecipato a varie  opere della Pro Ruscio:

“ Renato Cicchetti ha collaborato alla stesura della palizzata di protezione del Campetto di Ruscio lungo il fiume Corno”
“Renato Cicchetti  ha provveduto a seminare il prato del Parco nella zona precedentemente occupata da vari mucchi di pietre da costruzione”.

“Renato Cicchetti ha spiegato  le modalità di raccolta manuale della canapa con alcune dimostrazioni pratiche agli intervenuti da s. Anantolia alla manifestazione sulla Canapa”
“Renato Cicchetti  si e’ dedicato alla semina e cura del prato che circonda il monumento dei Caduti nella rinnovata Piazza di Ruscio”.

E’ stata questa la sua ultima fatica per rendere bello Ruscio!
Chiudiamo questo breve ricordo di Renato Cicchetti con alcune testimonianze, giunte sul sito
www.proruscio .it.

Gentile Redazione, Vi preghiamo di porgere le condoglianze da  parte di mio padre, Vittorio Zanini e della sua famiglia, alla signora Luisa e ai loro figli; proprio questa estate quando sono passato da voi alla sede della proloco, ho accompagnato mio padre a comprare farro e lenticchie  da Renato e Luisa; come ogni anno e' stata l'occasione per passare un po' di  tempo insieme e parlare dei cari vecchi tempi. In quell' occasione ho avuto la fortuna di conoscere questa straordinaria  persona che tanto ha fatto per Ruscio e per la coltura del farro.
Danilo Zanini
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Ho ricevuto la triste notizia della perdita di Signor Renato Cicchetti stamattina.  Da parte di Padre Jeff,  e tutta la communita' di Trenton/ Hamilton, New Jersey, Vi mando le nostre piu' sincere condoglianze.  Vorrei dire alla moglie, Luisa, ed a tutta la sua famiglia e la comunita' Pro Ruscio, che la memoria del Signor Cicchetti rimarra' nei nostri cuori per sempre.

Cav. Gilda Rorro Baldassari, Ed.D.
Vice Console Onorario d'Italia a Trenton
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Castelluccio di Norcia, 13/12/2010
Vi prego di porgere le mie sentite condoglianze e quelle di mio padre, Benedetto IACOROSSI, coltivatore di farro in Castelluccio, alla famiglia compianto Renato.
Giuseppe IACOROSSI

 
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