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Gustosando: il pecorino di Norcia e dintorni
La Barrozza - Pasqua 2006 - anno XV n. 1
Scritto da Alberto Perelli   

Continua la nostra gradita rubrica “Gustosando”, alla ricerca dei sapori della nostra terra. Uno spunto e un suggerimento per la consapevole ri-scoperta del patrimonio eno-gastronomico della Valnerina grazie alla la preziosa guida del nostro esperto Alberto Perelli


Non ricordo come mi è venuto in mente il formaggio umbro per l’articolo di questa Pasqua.
Forse il ricordo di quanto ne fosse ghiotto “penna d’oro” mi ha in qualche modo influenzato. Oppure, condizionato dalla mia passione, è il classico accostamento con i vini che mi ha fatto pensare ai formaggi. Di certo non ne sono particolarmente ghiotto….a meno che non ci si accosti un buon bicchiere!.
Tra i prodotti di spicco della nostra regione, ed in particolare della Valnerina, và sicuramente menzionato il pecorino di Norcia. Questo fantastico alimento viene prodotto in alcune città/zone della Valnerina: in particolare, oltre che Norcia, anche a Montelone di Spoleto e frazioni.

Questo formaggio da taglio prodotto con latte ovino, proviene dai pascoli di alta montagna delle zone di Norcia, Cascia,  Monteleone di Spoleto, Cerreto di Spoleto, Poggiodomo, ed altre fino ad arrivare a  Scheggino.
 
Il prodotto è venduto nella versione fresca o nella versione “grattugia” in relazione alla stagionatura che va da 120/180 giorni fino agli 8-12 mesi in ambiente con umidità 70/80% a 7/8 gradi.
Le forme vengono lavorate con olio e sono periodicamente girate e lavate.
Come tradizione pare che i pastori nel giorno di Sant’Antonio offrissero a tutte le famiglie la  “quagliatella” un prodotto ottenuto dalla fermentazione di latte e caglio di consistenza molto cremosa.
Cari amici di Ruscio, volete passare una serata diversa dalle altre? Con una cenetta diversa dalle solite? Bè semplice. Formaggio, Vino e……miele. Si avete capito bene: il miele. L’accostamento tra questi tre elementi è semplicemente strepitoso!!!. Aggiungete anche una pera……senza farlo sapere al contadino però!.
Del formaggio abbiamo parlato: Pecorino di Norcia. Il miele in accostamento, che và messo direttamente sulla fetta di formaggio,  può essere benissimo quello del nostro caro paese. Consiglio quello di acacia. Il nostro amico Erasmo ne sa qualcosa. Ma il top, se riuscite a trovarlo, è il miele di Tarassaco dal profumo forte e pungente dei fiori che dovrebbe sposarsi alla perfezione con il pecorino.

Vini in accostamento.
Il più volte citato Muffato della sala Antinori, per rimanere nella nostra amata terra umbra con uvaggio 60% Sauvignon Blanc, 40% Grechetto, Traminer e Riesling. Sentori, profumi di albicocche, pesca e miele. Niente di meglio per un fuoriclasse.
 
Per provare qualcosa di diverso si potrebbe accostare anche un buon Marsala superiore Vigna la Miccia DOC del produttore De Bartoli, bianco dolce composto dai vitigni grillo ed inzolia al 50%: perfetto!!. Un buon siciliano senza dubbio.

Alla prossima.....bevuta!.
Con umiltà, in allegria. (x io o.p.)
Alberto Perelli

 
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