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La Barrozza - Natale 2009 - anno XVIII n. 3 | |
Scritto da Marco Menichini | |
Tra i mesi di ottobre e novembre del corrente anno 2009, durante i lavori per la messa in opera della conduttura fognaria che collega la frazione di Trivio al depuratore, sono venuti alla luce una seria di reperti archeologici, di enorme valore dal punto di vista storico e che servono a dare maggiore luce agli eventi e alla storia di Monteleone e della sue frazioni Ruscio e Trivio. I lavori gestiti dalla V.U.S. spa, durante l’attraversamento dei terreni di proprietà del Prof. Peroni in località Piédimmagine hanno riportato alla luce una serie di strutture di varie epoche che creano uno spaccato cronologico molto interessante, partendo dall’età romana fino ad arrivare al basso medioevo. Ci troviamo in un contesto molto particolare, perché l’area è sita su una delle vie di comunicazione che collegavano Roma con Villa San Silvestro, che come ormai appurato dagli studi condotti dall’università di Perugia era uno dei grandi centri demici, insieme a Norcia, dell’alta Sabina, il sito infatti si può datare tra il 290 e il 100 a.C. e costituisce una testimonianza molto importante di come Roma gestì il territorio circostante creando un punto di riferimento politico, amministrativo e commerciale; imponenti edifici pubblici e templi vennero costruiti sul sito che diventò il più vasto centro economico e produttivo dell’area di riferimento. Di Norcia sappiamo che viene conquistata da Roma all’inizio del III secolo a. C. ottenendo la cittadinanza romana nel 268 a.C., diviene prima Prefettura, cioè diventa un organo dell’amministrazione decentrata e poi Municipio, nella Roma antica un municipium era una città assoggettata all'Urbe, ma alla quale era stata concessa la cittadinanza romana, che era però una cittadinanza che oggi potremmo definire onoraria, in quanto non associata ai diritti politici (civitas sine suffragio). Proprio sull’antica strada che collegava Ruscio a Trivio sono uscite tre tombe di epoca romana di cui la datazione è ancora incerta, che presentavano al loro interno un corredo in parte depredato e distrutto nei secoli successivi a causa anche del riutilizzo che ne è stato fatto come sepoltura plurima durante i secoli. Infatti durante l’alto medioevo all’incirca tra il VI e il VII secolo d.C. vi nascerà una piccola chiesa ad aula semplice absidata che ha proprio funzione cemetariale, cosi da creare una piccola necropoli tutto all’intorno dell’edificio. Ora tutto è stato rinterrato per proteggere lo scavo dal rigore invernale che contraddistingue queste zone e che potrebbe rovinare i manufatti sopra citati. (foto I. Peroni) |
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