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L'interno della Chiesa della Madonna Addolorata PDF Stampa E-mail
I Quaderni di Ruscio - Chiesa della Madonna Addolorata - Ruscio a lavoro
Scritto da proruscio   

Il precedente interno è andato completamente perduto a causa del terremoto del 1979 che aveva reso inagibile la Chiesa e irrecuperabile l’interno (nel periodo della ristrutturazione, le funzioni relative alla festa della Madonna Addolorata venivano celebrate nella piccola Chiesa di S. Antonio a Ruscio di sopra e la Messa, nelle grandi cerimonie, veniva celebrata nella piazza Nazionale di Ruscio di sopra).

 Foto Vecchio altare     Foto quadro restaurato
Nella foto si vede l’antica struttura dell’altare maggiore; eliminato a seguito della ristrutturazione anche per consentire il prolungamento della Chiesa inglobando la vecchia sacrestia a sua volta arretrata occupando gli ambienti al piano terreno della casa annessa alla Chiesa in precedenza adibiti ad uso del Cappellano. L’altare si presentava riccamente guarnito con finti marmi e finte colonne alla sommità delle quali due piccoli angeli. La struttura faceva da cornice alla tela conservata oggi in sacrestia  (al momento prelevata per restauro per iniziativa di alcuni benefattori: Madonna con la spada, angeli, anime del purgatorio e  a destra in basso, lo stemma di don Biagio con l’albero delle pere) e nel 1926 sostituita dalla statua della Madonna. In quella circostanza furono “compari” della cerimonia Antonina Belli e Paolo Peroni. come detto nella poesia di anonimo:

RICORDI  LONTANI

Di un ricordo lontano dir vorrei
quando la Madonna venne consacrata
settembre millenovecentoventisei;
il ventisei ricordo la giornata:
solennemente fu festeggiata Lei
poi nella nicchia venne collocata;
ricordo furono tante le persone,
un prete rimediammo a Monteleone.

Il Vescovo fece la consacrazione;
ricordo ancora chi furono i compari:
Antonina Belli di bona intenzione,
Paolo Peroni uno degli amici cari.
Vi fu una solenne processione
e come succede molti giochi vari.
Non mancò un po’ di nostra poesia
quindi ti saluto amica mia.

Tuo amico

Non abbiamo foto del soffitto che doveva contenere delle pitture riguardanti scene dell’Addolorata come si evince dal preventivo dei lavori di sistemazione dell’interno della chiesa presentato dalla ditta Emilio Mattani datato 27/8/1949 e che al punto 8 testualmente è scritto: ” patinatura e doratura delle cornici di riquadro alle pitture nel soffitto”; quindi è un valido indizio che nel 1949 ancora esistevano gli affreschi sulla volta.
Inoltre da un esame comparato delle varie foto del vecchio altare si desume la presenza di un controsoffitto “a botte” che copriva le capriate del tetto.
Tale controsoffitto deve essere stato danneggiato da terremoti ed eliminato del tutto successivamente al 1949 e per rendere poi più armonica la struttura dell’altare, è stato successivamente collocato un crocifisso nello spazio liberatosi tra l’altare stesso e il tetto.
L’attuale soffitto è di tavolette di cotto sorrette da traversine di legno poggianti su capriate di legno; un arco in muratura divide la zona dei fedeli da quella dell’altare centrale.
  Foto quadro di sinistra  Foto altare attuale  Foto quadro di destra
L’attuale Altare maggiore (1700) è di legno e proviene dalla Chiesa di San Francesco di Monteleone dove faceva da ornamento ad uno dei numerosi altari laterali. Tolto dalla chiesa di S. Francesco intorno agli anni 1959/1960, venne in un primo tempo custodito nella Chiesa di S. Nicola per essere definitivamente inserito nella Chiesa dell’Addolorata dopo il suo restauro.
Sulla targa posta alla destra dell’altare è scritto: “ Altare ligneo del sec. XVII proveniente dalla chiesa di S. Francesco. Restaurato con donazione di Mons. Sestilio Silvestri Parroco di Ruscio 1938 – 1983. Ruscio 17 agosto 1997”.
In basso un bellissimo paliotto proveniente dalla Chiesa di S, Francesco a Monteleone.
In alto è rappresentata la morte di S. Giuseppe  tra Gesù e Maria (la buona morte).
Foto targa    foto paliotto   foto buona morte

Non abbiamo foto precedenti degli Altari laterali. Gli attuali mantengono le pitture murarie a finto marmo eseguite dalla ditta Emilio Mattani nel 1949 come risulta dal citato preventivo e recentemente restaurati dalla pittrice Pennini. Sugli altari le originali tele.
 Foto altare laterale destro    Foto altare laterale sinistro
Non abbiamo foto del coro e delle sue decorazioni andate distrutti con il rifacimento della struttura della Chiesa a causa del terremoto del 1979. Di queste abbiamo memoria nel citato preventivo presentato dalla ditta Emilio Mattani.
I candelieri d’ottone posti sugli altari sono stati donati dai rusciani in occasione dei restauri del 1933, come si evince dalla fattura della Ditta Tafani & Bettarelli del 28 Agosto 1933.
I nomi dei donatori sono incisi sulle basi dei candelieri. Di seguito si riportano quelli che siamo riusciti a leggere: Agabiti Giacomo, Ciampini Giuseppe, fratelli Dolci di Salvatore, Giovanetti Attilio, Leonardi Alfredo, Lotti Enrico, Lotti Pietro, Marchetti Eugenia, Peroni Adele, Peroni Biagio, Peroni Filomena, Peroni Isidoro, Peroni Mario, Peroni Paolo, Perelli Natale, Salamandra Augusto, Vannozzi Orlando, Vannozzi Pietro, Vannozzi Raimondo.
I banchi sono stati donati da Gioacchino e Pasqua Salamandra il 21 settembre 1958.
Foto base candelabro     Foto targa banchi

Oggi la chiesa si presenta, nell’insieme e nella sua semplicità, in modo accogliente e invitante ad un religioso raccoglimento.

    Foto generale della chiesa

 
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