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Trent'anni...e non sentirli PDF Stampa E-mail
La Barrozza - Estate 1997 - Anno VI n.2
Scritto da Renato Peroni   
Come già annunciato nello scorso numero la Pro Ruscio supera l'ambito traguardo dei trenta anni di attività.

Una attività di puro e semplice volontariato, termine oggi sempre più di moda, che ha visto noi, e tanti altri prima di noi, chi più chi meno, impegnati a rendere il nostro amato paese migliore di come lo abbiamo trovato. In qualità di attuale Presidente, a tutti, presenti e passati, vada il mio più vivo ringraziamento.
Le nostre realizzazioni, tra cui l'edizione de "La Barrozza" che con questo numero festeggia i suoi primi 5 anni di pubblicazioni, sono, come siamo soliti ripetere, sotto gli occhi di tutti; è inutile rielencarle, in una sorta di autoesaltazione. Siamo stati bravi, lo sappiamo. Troppo ambiziosi? No, direi proprio di no. Molto spesso, nel realizzare opere non proprio di pertinenza di una associazione Pro Loco, come il servizio di raccolta della nettezza urbana agli albori della Pro Ruscio, come, ultimamente, il rifacimento dell'illuminazione pubblica del paese, siamo stati accusati di volerci sostituire alla Amministrazione comunale.

Certamente competenze non nostre, ma che rendono sempre più chiara la posizione e le ambizioni della nostra associazione in particolare e delle Pro Loco in generale.
L'esistenza nel nostro territorio comunale di ben tre Pro Loco, rappresenta una forza, fatta di braccia e di menti, da non sottovalutare e, soprattutto da non sprecare. Unitamente all'Amministrazione comunale, di concerto con le linee guida con essa concordate nell'ambito dello sviluppo del territorio, sia sociale che economico, le Pro Loco dovrebbero rappresentare un interlocutore privilegiato, motivato e pronto ad offrire volontariamente e gratuitamente il proprio supporto.

Ma tutto ciò non accade da noi e non certo per colpa delle Pro Loco!

Tutto questo accade, invece, in altre regioni, dove da anni la cooperazione è divenuta efficace strumento di governo, come le nostre consorelle del Trentino e del Veneto testimoniano.
La realtà oggi, qui, è ben diversa. Ogni Pro Loco fa da sé, e, spesso, anche se non intenzionalmente, in contrasto con le altre, (vedi i calendari delle attività), e, quasi sempre, in totale assenza dell'Amministrazione comunale la quale invece dovrebbe svolgere un ruolo di coordinamento e di indirizzo.
Il Comune ritiene che l'unica ragione di esistere per le Pro Loco sia rappresentata dall'organizzazione dei festeggiamenti estivi, più mangerecci che culturali.
Anche se la Pro Ruscio si sforza di costituirsi come forza attiva e vitale del paese: non dimentichiamo che infatti, oltre al torneo di calcio e alla cena sociale, importanti momenti di aggregazione sociale, da qualche anno ha istituito una Borsa di Studio per gli studenti della Scuola media di Monteleone, ha organizzato una serie di concerti di musica classica nella antica pieve di S. Maria, una serie di visite guidate a Roma, viaggi in Italia e all'estero, e, soprattutto promuove attraverso la pubblicazione di questo giornale la crescita culturale e di opinione dei soci su alcuni temi importanti, quali la difesa e tutela del territorio e dell'ambiente (discarica di Leonessa, argini del Vorga).

Il contributo economico che l'Amministrazione comunale eroga, ammonta a poche migliaia di lire che, peraltro, rappresentano il 100% (!!!) dei fondi destinati dal bilancio comunale alle attività per l'incremento del turismo.

Come se il turismo fosse un'attività economica a tal punto marginale da non meritare stanziamenti maggiori.
Più volte abbiamo sottolineato che questo esiguo contributo non serve a nulla, né può essere finalizzato ad alcuna attività turistico sociale.
Rappresenta solo un alibi per il Comune, un modo per dire di aver pensato alle attività turistiche del paese attraverso le Pro Loco.
Solo questo contributo non ci basta. Dal Comune vogliamo molto di più, non solo in termini economici, ma, soprattutto, di coinvolgimento nelle decisioni programmatiche (se mai ce ne sono state) dello sviluppo economico e sociale del paese.

Oltretutto dalla collaborazione con le Pro Loco l'Amministrazione comunale potrebbe avere anche dei ritorni positivi e giovarsi, ad esempio, nella manutenzione delle aree verdi e di interesse storico, nella realizzazione di percorsi attrezzati lungo i nostri sentieri di montagna, di una guida turistica, di un censimento del patrimonio immobiliare da dedicare all'accoglienza.
Visitare la copia della Biga è oggi impresa ardua. Si affidi questo servizio alla Pro Monteleone; alla Pro Ruscio potrebbe essere demandata la realizzazione di un'area di sosta picnic lungo la strada statale, o di un percorso di visita attrezzato alle antiche ferriere.

Abbiamo già scritto su queste stesse pagine invitando le altre Pro Loco del territorio insieme all'Amministrazione comunale ad unire gli sforzi che da solitari e legati a manifestazioni di scarso rilievo, possono trasformarsi in progetti comuni e destinati a fornire a Monteleone una possibilità di sviluppo e di rinascita.

Questo deve essere il nostro obiettivo, non dei prossimi trenta anni, ma dei prossimi mesi.

R.P.  

Ai soci fondatori della Pro Ruscio

Gaetano BELLI
Mario LOTTI
Guerino PERELLI
Raffaele SALAMANDRA
Marcello VANNOZZI
Costantino REALI
Innocenzo BELLI
Renato ALFONSI
Simone ANGELINI
Angelo PERONI
Giorgio PERONI
Isidoro PERONI
Franco ANTONELLI
Marino DE ANGELIS
Orfeo AGABITI
Mario PERELLI
Elio REALI
Nicola VANNOZZI
Luigi VANNOZZI
Costantino CICCHETTI
Giuseppe GIOVANNETTI
Mariano VANNOZZI
Don Sestilio SILVESTRI
Vittorio OTTAVIANI
Claudio BELLI
Franco SBARRINI
Giovannino VANNOZZI
Arnaldo ANGELINI
Roberto ARRIGONI

GRAZIE


GRAN GALA’ PRO RUSCIO
a tutti coloro che vogliono festeggiare i trent'anni della Pro Ruscio diamo appuntamento il 22 agosto 1997 alle ore 21.30 in Piazza dei Sei
NON MANCATE
 


 
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