La ricerca, che prende l’avvio dalla storia della lapide e del monumento ai Caduti di Tutte le Guerre di Ruscio, e’ strutturata su diverse sezioni che possono fornire spunti di approfondimento al Lettore interessato: la prima fornisce alcune informazioni riguardanti l’inquadramento storico del conflitto, una seconda sezione tratta la vicenda del Caduto, una breve nota genealogica, il curriculum militare e la descrizione, ove rintracciata, delle azioni militari e delle circostanze nelle quale trovo’ la morte, e infine una sezione riportante le schede informative relative ai reparti nei quali prestarono servizio i nostri compaesani.

Lapide del Monumento ai Caduti del Comune di Monteleone

Per realizzare questa ricerca sono stati consultati i fogli matricolari dei Caduti conservati presso gli Archivi di Stato di Spoleto, la documentazione storica dei reparti cui appartennero presso l’Ufficio Storico dell’Esercito di Roma, gli archivi del Comune di Monteleone di Spoleto, i registri dei Battesimi e dei Defunti della Parrocchia di San Nicola in Monteleone. Saremo grati a chiunque possa fornirci informazioni utili al completamento della ricerca.

Le note genealogiche, inerenti la discendenza diretta o, come nella maggior parte dei caduti, indiretta, sono state redatte da Marco Perelli.

Si ringraziano, Anna Angelini per il commovente profilo del Soldato Marco, Renata Cicchetti e Isidoro Peroni, per avere messo a disposizione la documentazione del proprio archivio familiare.

Si ringraziano inoltre Vittorio Ottaviani, Pierpaolo Vannozzi, e Francesco Reali per l’incoraggiamento a proseguire in questa complessa ricerca storica e l’indispensabile aiuto nel reperire fonti d’archivio e notizie presso i parenti dei Caduti.

Un ringraziamento al paziente correttore delle numerose bozze, presidente a.h., Renato Peroni e all’amico Armando Perilli ispiratore di tutte le attivita’ editoriali de “La Barrozza”.

Infine, un ringraziamento particolare al Gen. C. A. Alfonso Pessolano per la preziosa consulenza storico-militare.

Senza la loro costante presenza questa ricerca non sarebbe uscita alle stampe.