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I Tempi Attuali
I Quaderni di Ruscio - Il raccolto:la mietitura e la trebbiatura
Scritto da Isidoro Peroni   

A metà degli anni sessanta, i tempi erano ormai maturi anche a Ruscio per una grande rivoluzione: l’arrivo della mietitrebbia, cioè di quella macchina frutto dell’umana ingegnosità che insieme miete tagliando le spighe, le raccoglie e separa i “vaghi” o chicchi dalla paglia, dalla cama. e dalle impurità.

La macchina era stata costruita e brevettata a trazione animale da Hiram Moore,  già nel lontano 1836 ed il nome “Combine harvester” o semplicemente “Combine” si riferisce proprio alla capacità di combinare insieme le due operazioni di mietitura e trebbiatura che per millenni erano state separate nei tempi e nei modi.

Mietitrebbia a trazione animale (Stati Uniti 1917)

Mietitrebbia a trazione animale (Stati Uniti 1917)

La macchina consisteva in una combinazione di una mietitrice ed una trebbiatrice montate su ruote, molto simile nella concezione alle attuali, ma che aveva bisogno di ben venti  cavalli o muli per essere trainata ed azionata.

All’inizio del ventesimo secolo era usata solo nelle grandi pianure della California.

Dopo la prima guerra mondiale, fornita di motore ausiliario a benzina ma ancora trainata da cavalli o trattori  era già impiegata in tutti gli Stati Uniti.

Mietitura meccanica (Maccarese 1938)

Mietitura meccanica (Maccarese 1938)

Negli anni quaranta diventa semovente con un solo operatore e, dopo le iniziali difficoltà, si  diffonde progressivamente fino al 1960, in tutto il mondo progredito nel vecchio e nuovo continente, decretando la scomparsa degli antichi metodi ed anche delle tradizioni ad essi connesse.

A Ruscio ho contribuito anch’io insieme a Renato Cicchetti alla scomparsa  degli antichi metodi tradizionali. 

Infatti, da giovane agricoltore alle prime armi dopo la  morte di mio padre, nonostante le perplessità ed i pareri contrari di molti contadini e fattori,  basati sul fatto che la maturazione dei cereali nelle nostre montagne non era simultanea ma avveniva in un lungo arco di tempo ed inoltre che lo spreco sarebbe restato sul campo invece che sull’ara, dove sarebbe stato recuperato almeno dalle galline, ma confortato dal fatto che Ruscio non poteva poi essere troppo differente da tutto il resto del mondo e con l’appoggio dell’esperienza e dello spirito innovativo di Renato Cicchetti ai decise di provare la nuova tecnica.

Mietitrebbia trainata da trattore FIAT ( Maccarese 1938)

Mietitrebbia trainata da trattore FIAT ( Maccarese 1938)

Visto che Nannurelli non era ancora dotato di mietitrebbia, facemmo una sortita in Maremma, dove la trebbiatura era ormai terminata e convincemmo Giulio Rinalduzzi (recentemente scomparso per un tragico incidente in una stalla mentre aiutava un vicino ), a venire in mezzo alle nostre montagne con la sua fiammante  color verde John Deere.

Nonostante i timori degli scettici il risultato fu più che soddisfacente e negli anni successivi la mietitrebbiatura si diffuse in tutta la montagna, tanto è che ora a Monteleone di mietitrebbie ve ne sono una decina.

Oggi, dato il basso costo dei cereali, specie dalle nostre parti dove per ragioni climatiche, nonostante le cure culturali nella preparazione dei terreni, la scelta di adatte sementi e le corrette rotazioni, i raccolti sono molto inferiori a quelli di altre zone di pianura, non sarebbe conveniente seminare e raccogliere con le tecniche tradizionali del passato.

Solo il risparmio di manodopera, ridotta al minimo indispensabile, e l’impiego delle tecniche e delle macchine più progredite, rende possibile vedere le campagne di Ruscio, Trivio e Monteleone  in primavera verdeggianti ed in estate dorate e fruttifere.

Mietitrebbia autolivellante (Ruscio 2003)

Mietitrebbia autolivellante (Ruscio 2003)

Per la raccolta dei cereali, coltivati con metodi biologici, vengono impiegate mietitrebbie semoventi, anche autolivellanti, in grado su qualsiasi terreno di tagliare il grano e raccoglierlo in grandi contenitori (fino a oltre cinquanta quintali) per riporlo sfuso nel magazzino o riversarlo direttamente sull’autotreno che lo porta al molino.

La pesatura viene effettuata su una grande pesa automatica (a Ruscio vi è quella di Agabiti a Santa  Maria), direttamente sui rimorchi o sull’autotreno.

La paglia, non più preziosa come un tempo ma sempre utile per le lettiere animali, lasciata dalla mietitrebbia sul campo in onde rettilinee, viene raccolta in balloni cilindrici del peso di un paio di quintali, facilmente trasportabili nel fienile.

Il contadino si è trasformato in un abile meccanico che, pressoché da solo, riesce a compiere, in maniera economicamente sostenibile, tutte le operazioni per le quali nel passato occorrevano innumerevoli braccia: solo l’esperienza e l’amore per la madre terra sono rimaste le doti fondamentali.  

 
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