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Una finestra sulla Valnerina: Gavelli PDF Stampa E-mail
La Barrozza - Pasqua 2009 - anno XVIII n. 1
Scritto da Aurora Mercantini   

Sulle falde del monte Coscerno, a 1153 mt di altitudine, su una antica strada che portava da Sant’Anatolia di Narco a Monteleone di Spoleto, si trova uno dei paesaggi più suggestivi di tutto il territorio della  Valnerina: Gavelli, castello tardo-medievale dal panorama ricco e affascinante.

Certamente la comunità vi si stabilì quando non sembrò più molto sicura la vita sul fondo della valle, a seguito delle varie invasioni. Lassù trascorse una vita tranquilla, semi indipendente dal comune di Spoleto…fino a non molti anni fa.
Oggi, destino comune a tanti paesi della nostra montagna, la vita e’ anche fin troppo tranquilla…

Nel 1712 il villaggio contava 136 abitanti, ora è quasi completamente disabitato, al massimo una decina di persone rimangono nei lunghi e freddi mesi invernali; per iniziare a ripopolarsi nei primi week-end primaverili, raggiungendo l’apice nella settimana di Ferragosto, quando diventa addirittura quasi impossibile parcheggiare.

Durante tutto l’anno è spesso meta di numerosi turisti, soprattutto inglesi e tedeschi, che oltre a fare escursioni sul monte Coscerno e sullo “scoglio di Sant’Antonio”, possono ammirare alcuni capolavori del maestro Giovanni di Pietro, noto come Lo Spagna, custoditi gelosamente presso la Chiesa parrocchiale, completamente ricostruita nel Quattrocento, nel luogo dove sorgeva una antica cappellina.

La Chiesa, dedicata a San Michele Arcangelo, è ad unica navata e copertura a capriate.

La parete sinistra è divisa in quattro nicchioni con affreschi notevoli: nel primo, dipinto nel 1523, troviamo Madonna con Bambino e Angeli, San Francesco e Sant’Antonio da Padova; nel secondo la Pietà, il Calvario e San Pietro; nel terzo si vede l’Eterno sulle nubi e la luce con Angeli adoranti; nel quarto Vergine col Bambino in Gloria e cherubini.

La decorazione dell’abside è articolata su due registri: nel catino è raffigurata l’Incoronazione della vergine fra Angeli e Santi, al di sotto, l’apparizione dell’arcangelo Michele sul Monte Gargano, l’Eterno e l’Annunciazione, lo Spirito Santo e Sant’Agostino.

Nella parete destra resta solo una Madonna col Bambino.

Tale ciclo di affreschi rappresenta un vero e proprio tesoro d’arte, sempre piu’ difficile, purtroppo da raggiungere, anche a causa della strada chiusa ormai da tempo per una frana.

Pochi, pochissimi servizi, popolazione drasticamente in calo, difficoltà’ nel trovare un lavoro stabile, sono le cause principali di un “dissanguamento” costante che vede Gavelli, pian piano morendo.

[La costruzione della Galleria per Spoleto, da tanti vista come una opportunita’ di sviluppo dei nostri territori, agevolando notevolmente le comunicazioni con lo spoletino, sta, forse, svolgendo meglio  il ruolo di via di fuga… n.d.r]

 
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